È uscito il mio studio psicologico su Cranach nella serie: Tra genio e follia. I grandi della pittura, con il titolo: La risalita dall'angoscia primordiale.
Di Cranach, fino all’età di trent’anni, non si sa praticamente nulla. Poi, pittore maturo, arriva a Vienna e da lì si muove verso Wittenberg, alla corte di Federico III il Saggio. Qui inizia la sua straordinaria carriera come pittore di corte e, dopo aver fatto la conoscenza di Lutero, come illustratore ufficiale della Riforma. La personalità di Cranach, la cui vita è un’apparente scalata lineare verso le vette del successo, nasconde tuttavia complessità psicologiche e inquietudini di fondo che ho cercato di esplorare nel mio studio. L’angoscia di divorazione, lo studio del mondo femminile, ricca di sfumature, di erotismo e di “pennellate interiori”, la disinvoltura nel rapporto con il potere e con le ideologie in cui si rappresenta, fanno parte di un uomo che ha saputo convogliare i propri temi interiori rendendoli universali, specchio in cui i contemporanei si sono facilmente riconosciuti. C’è una chiave da cogliere, per risalire a questo retroscena straordinario, ed è quella che ho trovato nel tema della “risalita dal baratro delle angosce primordiali”. La follia dell’uomo normale è per l’appunto quella che gli permette di muoversi ai bordi della voragine senza mai cadervi.
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Nella lezione del corso che ha aperto la Sezione Clinica di Bruxelles per il 2022-2023, Alexandre Stevens ha presentato una bussola per chiarire la clinica lacaniana delle psicosi. Ecco alcuni estratti della lezione scelti da Sophie Boucquey, partecipante alla Sezione Clinica di Bruxelles. Alexander Stevens La tesi di Lacan sul caso Aimée si basa essenzialmente sull’idea di una cattura immaginaria. Dopo questo primo momento il tema delle psicosi è sviluppato nel Seminario III e ne La questione preliminare. La successiva grande articolazione di Lacan sulle psicosi verte poi intorno a Joyce, nel Seminario XXIII Le sinthome. Muoverci alternando tra questi diversi momenti ci permetterà di misurare la tensione presente sulla clinica delle psicosi tra la posizione del Lacan classico e quella del Lacan nell’ultima fase del suo insegnamento. Il fatto che Lacan presenti diverse tesi sulle psicosi non invalida le tesi precedenti con le successive, ma permette di avere diverse a prospettive di lettura. Questo rende meno rigida e più aggiornata la lettura delle psicosi. La tesi di Lacan nel Seminario Le sinthome ha successivamente permesso a Jacques-Alain Miller di sviluppare la nozione di psicosi ordinaria, che sarebbe stato difficile formulare con il Seminario III. Jacques-Alain Miller Conferenza tenuta a San Paolo, il 18 ottobre 1981 Non si può dire che il desiderio dello psicotico sia semplice, grezzo. Come qualcuno ha detto questa mattina, questo desiderio lo si riconoscerebbe proprio dove, in un primo tempo, potrebbe venir separato dal desiderio grezzo. Leggendo Schreber, non possiamo assolutamente pensare a un desiderio grezzo. Semmai a un desiderio altamente sofisticato. Schreber è particolarmente legato all'immagine di se stesso come donna: è un assemblaggio che non dà l’idea di essere grezzo anzi, piuttosto complesso. Sto provando, con un lavoro piuttosto difficile, che faccio forse per me stesso, a rompere un po’ alla volta il sintagma cristallizzato dell'insegnamento di Lacan. Siccome questo insegnamento, nella sua articolazione, è difficile da comprendere, evidenziamo una sorta di presa d'insieme: la metafora paterna, il fallo come significante del desiderio, il godimento dell’Altro. Questi termini arrivano in blocco, e sono come segni di riconoscimento. Credo che sia necessario spezzare questi sintagmi, queste formule, e riscoprire la logica che li anima e che a volte dà origine a contraddizioni. |
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Agosto 2024
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