All’interno del XVI Convegno della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi dal tema IL DESIDERIO DELL’ANALISTA, CLINICA E POLITICA svolto a Bologna – 16-17 giugno 2018, presso Palazzo Re Enzo si è tenuta la Conversazione su – Soggetto diritti e democrazia. Partendo dal tema centrale del Convegno che convoca il desiderio dello psicoanalista nella clinica e nella politica, la conversazione ha offerto, attraverso diverse prospettive, ognuno con il proprio sguardo, una lettura delle trasformazioni culturali, economiche e soggettive che il cittadino della nostra epoca incontra. Alla Conversazione hanno partecipato: Sergio Lo Giudice, già senatore, da sempre impegnato nel campo dei diritti, – Filippo Pasquino Professore Emerito di Scienza Politica nell’Università di Bologna, Filippo Taddei professore associato insegna finanza internazionale e macroeconomia presso Johns Hopkins, Marco Focchi psicoanalista SLP-AMP direttore dell’Istituto freudiano per la clinica la scienza la terapia a Milano e Carlo De Panfilis psicoanalista SLP-AMP a Bologna e membro del Consiglio della SLP.
0 Comments
Intervista a Clotilde Leguil CPCT: Vorremmo avere alcuni chiarimenti su diversi punti specifici riguardanti la gestione della traslazione nella cura lacaniana, in quanto orientata da e verso il reale, e sulla sua specificità nel particolare dispositivo del CPCT (Centre Psychanalytique de Consultations et de Traitement). Freud fa della traslazione “il vero e proprio fattore dell'azione curativa e della sua riuscita" e al tempo stesso “la più potente delle resistenze” al trattamento. In poche parole, e per introdurre la questione, in che cosa consiste il contributo lacaniano al concetto di traslazione? Romanzo d’esordio di una giovane scrittrice milanese, Micol Martinez, “Quando muori mi avvisi?” è un libro che ha tutti i numeri per interessare gli psicoanalisti. Scritto con sottile umorismo tragico, lanciato in una tensione narrativa che tiene continuamente viva l’attenzione, popolato di immagini che s’incidono nella memoria, porta dritto a una conclusione che nella prospettiva freudiana possiamo fare nostra senza esitare: ciascuno è l’assassino della propria felicità.
Romanzo di sguardo, percorso da una vivace dialettica tra il visibile e l’invisibile, spogliando in un passaggio la protagonista con una macchina fotografica – una scena che rievoca la logica del ritratto di Dorian Gray – espone non il fondo mortale, infelice, irreparabile dell’immagine denudata, ma il nucleo inavvertibile, di cui fa vedere il cuore pulsante, la gioia del sentire, la vita che trabocca incontenibile dalle figure e dalle parole. Altamente raccomandato. Marco Focchi |
Marco Focchi riceve in
viale Gran Sasso 28, 20131 Milano tel. 022665651. Possibilità di colloqui in inglese, francese, spagnolo. Archivi
Ottobre 2024
Categorie
|