È girato tra i social, negli ultimi giorni, il filmato di questo violoncellista che suona Bach tra le rovine di Kiev. Un altro filmato mostra una pianista che suona Chopin nella sua casa devastata dove, miracolosamente, il pianoforte si è salvato. Per un musicista il suo strumento è la sua anima, il cui suono s'innalza al di sopra del rumore sordo dei cannoneggiamenti. Queste immagini evocano anche il momento in cui nel 1942, quando Leningrado era assediata e sotto i bombardamenti, andò in scena la settima di Šostakovič. Il teatro aveva fatto il tutto esaurito, e durante l'esecuzione la luce non venne mai spenta. Il rombo dei cannoni non aveva mai taciuto, ma nessuno del pubblico aveva lasciato la sala. C'è un eroismo dell'arte che non ha nulla da invidiare all'eroismo militare, perché si può perdere tutto, ma non la propria anima.
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Presentazione del dibattito tenutosi a MIlano via Zoom, per l'Istituto freudiano, il 18 febbraio 2022 Marco Focchi Abbiamo cominciato a prestare particolare attenzione nel Campo Freudiano alla questione Trans dopo il dibattito di Miller con Eric Marty, pubblicato nel numero 927 di Lacan Quotidien. È il dibattito che ci ha fatto entrare nel merito delle proposte di Judith Butler e della sua critica al binarimo sessuale. Avevamo avuto un assaggio di questi temi già con l’intervento di Paul Preciado alla 49° giornata dell’ECF, dove Preciado aveva fatto leva su temi analoghi per dare contro all’ideologia patriarcale, commettendo però l’errore prospettico di mettere la psicoanalisi e il patriarcato dallo stesso lato della frontiera. Noi sappiamo bene in realtà quanto lavoro critico è invece stato fatto nel Campo Freudiano per erodere il primato che da secoli conserva il Nome del Padre. |
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Agosto 2024
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