di Nicola Purgato, direttore terapeutico Antenna 112 e Antennina di Venezia
Le “Linee Guida” sono ormai, a tutti gli effetti, un “genere letterario”. Anzi, sono la koinè del XXI secolo. Dai convegni alle riviste, passando per i quotidiani che tutti leggiamo, è questo il linguaggio dominante. L’Italia sin dal 2002 si è dotata di un Programma Nazionale per le Linee Guida (PNLG) previsto dal Piano Sanitario Nazionale (1998-2000) e dal DL 229/99. Lo scopo del PNLG è “l’elaborazione di linee guida e di altri strumenti di indirizzo finalizzati al miglioramento della qualità dell’assistenza. Questi documenti propongono l’adozione di linee guida come richiamo all’utilizzo efficiente ed efficace delle risorse disponibili e come miglioramento dell’appropriatezza delle prescrizioni.” (Manuale metodologico. Come produrre, diffondere e aggiornare raccomandazioni per la pratica clinica, ISS, Roma 2002).
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L'esperienza di Ronald Laing e Aaron Esterson
Di David Shariatmadari "Sente il bisogno di essere d'accordo con quel che crede la maggior parte delle persone intorno a lei? " " Beh, se non lo facessi andrei a finire in ospedale. " Siamo a Londra, alla fine degli anni Cinquanta. Una donna, Ruth, si trova di fronte un medico scozzese, nel suo studio. Sulla scrivania gira lentamente il nastro di un registratore. La donna parla con aria di pacata sconfitta, avendo già avuto la brutta notizia, la diagnosi. È stata sempre la stessa, per molto tempo: schizofrenia. Per lei ospedale significa un regime di neurolettici, farmaci psicotropi, tranquillanti, forse significa anche andare ripetutamente in un coma indotto da insulina. Il dottore, per quanto empatizzi, non offre nessuna cura. Sta semplicemente conducendo una ricerca. Sebbene sia psichiatra non crede al modello medico della malattia mentale: capisce che la schizofrenia non è come il diabete o il cancro. Si tratta di una categoria diagnostica abbastanza recente, e capita spesso che gli psichiatri non siano d'accordo nel definire quale dei loro pazienti potrebbe essere schizofrenico. Non esiste infatti un test di laboratorio in grado di determinare chi è affetto dalla malattia e chi no. La maggior parte dei medici considera la schizofrenia come un funzionamento distorto della personalità, una cosa senza né capo né coda. Questo psichiatra, il dottor Ronald David Laing, pensa invece di poter capire anche le pazzie più stravaganti, e considera che siano leggibili. Ritiene che una diagnosi di schizofrenia vada vista come un fenomeno sociale piuttosto che medico. “La normalità, la follia e la famiglia”, riferisce undici interviste con schizofrenici e con i loro familiari, ed è un tentativo da parte sua e del suo collega Aaron Esterson di mostrare senza ombra di dubbio la comprensibilità della schizofrenia. La maggior parte dell'apparato istituzionale contro il quale Laing e Esterson rivolgono i loro strali era ancora intatto quando i miei genitori si sono formati come psichiatri un decennio più tardi. È durato fino agli anni Ottanta, quando mio padre mi portava all’ospedale psichiatrico vittoriano, dove ha lavorato restando seduto nel suo ufficio e facendosi assillare dalle infermiere. Dalla finestra vedevo nel cortile la cappella – usata per solo i funerali, mai per battesimi o matrimoni. Per molti, il cerchio della vita si concludeva qui. A quel tempo però si cominciarono a chiudere gli ospedali di lunga degenza, e i pazienti, spaventati, si chiedevano come diavolo avrebbero potuto vivere senza l'abbraccio soffocante in cui erano stati tenuti per venti, trenta a volte quarant’anni. Erano poi entrati in scena gli psicologi, dando modo agli infermieri di mettere in discussione figure professionali fino ad allora considerate inattaccabili . Incurante di questi cambiamenti, volevo semplicemente sapere perché la gente impazziva. Perché vedeva cose che non esistono, perché sentiva voci che non ci sono, perché pensava di essere Dio. Tutto questo aveva quasi un'aria soprannaturale, come se i pazienti che avevo intravisto nella sala comune, con lo sguardo perso nel vuoto, fissando il nulla mentre passava il carrello del tè, fossero posseduti, o fantasmi loro stessi. Nessuno mi poteva dare una risposta soddisfacente. Così, quando ho trovato “L’io diviso” di Laing, non negli scaffali dei miei genitori, ma in quelli della mia prima padrona di casa a Londra, mi sono accorto che non riuscivo più a metterlo giù. Qui c’era qualcuno che stava spiegando la follia, che stava mostrando come la frammentazione della persona fosse una risposta comprensibile a una pressione intollerabile, il più delle volte la pressione del famigerato doppio legame. I meccanismi del doppio legame sono meglio esplicitati da esempi tratti dal mondo reale, di cui “La normalità, la follia e la famiglia” costituisce un compendio. Prende la filosofia de “L’io diviso” e la rende concreta. Per alcuni mesi Laing e Esterson hanno intervistato uno per uno gli undici pazienti, i loro genitori e i loro fratelli, sia presi individualmente, sia a coppie, sia come gruppi. Il loro obiettivo era di avere un chiaro quadro del funzionamento della famiglia, e di scoprire se la follia del soggetto avesse un senso in quel contesto. Leggere le trascrizioni è stato per me come avere accesso ad appunti di casi rinchiusi negli archivi ospedalieri. Era una sorta di voyeurismo, ma disperatamente triste. C'era Maya, i cui genitori interpretavano ogni espressione d’autonomia come "non essere se stessa" e quindi come parte della sua malattia. Ogni pensiero o azione indipendenti erano etichettati come "essere difficile". Nel corso delle interviste si scopre che i genitori di Maya credono che lei abbia un sesto senso e sia in grado di leggere i loro pensieri. Furtivamente cercano di verificare questa teoria, scambiandosi ammiccamenti e sorrisi d’intesa. Interrogati da Maya negano di aver fatto tali gesti. Si tratta di una "mistificazione": le dicono che quel che ha percepito non si è affatto verificato. Viene abituata a "diffidare la propria sfiducia", e questo cosa altro è se non un invito alla paranoia? "Non siamo stati in grado di trovare uno spazio nella personalità di Maya che non fosse stato negato in molti modi", affermano gli autori. Il modello di mistificazione, invalidazione e doppio legame si ripete con Lucie, Claire, Sarah, Ruth e tutti gli altri, ognuno dei quali viene ripreso come se nulla di ciò che può dire o fare sia giusto. Laing è diventato il famigerato psichiatra che ha dato la colpa della schizofrenia alle famiglie. Ma chi lo rifiuta su questo presupposti deve chiedersi se possa mai essere fatto un qualsiasi tentativo di comprendere lo stato mentale di una persona senza riferirsi alle relazioni più intime. La più recente ricerca sui correlati neurologici della schizofrenia non contrasta con la tesi di Laing che questa diagnosi, ancora inaffidabile, possa essere meglio compresa prendendo in considerazione il contesto sociale. Le sue idee inoltre non escludono la possibilità di una predisposizione innata alla psicosi. Come accade per molti pensatori il cui lavoro è oggi un po’ trattato con sdegno, diversi aspetti del suo approccio sono stati tuttavia assorbiti nella corrente di riflessione principale. La psichiatria viene oggi praticata in modo più umano che non trenta o quarant’anni fa. Il modello medico, anche se sostenuto a fini di lucro dall’industria sanitaria, che incentiva le diagnosi troppo nette e il trattamento farmacologico, non dice più l'ultima parola. Ho anche imparato che, per quanto disperati potessero essere, non c'era nulla di inquietante nei pazienti ricoverati all'ospedale di mio padre. Non erano maledetti, o posseduti, come mi avevano fatto credere la mia fantasia infantile, e come aveva sostenuto la società per centinaia di anni. Il lavoro di Laing sulla follia vista in contesto può essere considerato come l'ultimo chiodo nella bara per la visione demoniaca della malattia mentale. Ma dovrebbe servire anche da monito costante per quanti sono tentati dall'idea, altrettanto ingenua, di sostenere che la follia è solo un capriccio della doppia elica. Fonte: The Guardian , Domenica 25 Agosto 2013 Gli psichiatri sostengono che il tasso di suicidi è aumentato dall'inizio della crisi finanziaria
di Stephen Burgen Le chiamate all'equivalente spagnolo del Telefono Amico da parte di persone che dicono di pensare al suicidio sono cresciute del 30 % arrivando al numero di 1.567 nel 2012, secondo quanto afferma il servizio di assistenza locale. Dal 2008 il suicidio è la più comune causa di morte in Spagna, accanto alle cause naturali . L'organizzazione ha detto che il 74% degli aspiranti suicidi non aveva una relazione affettiva, il che indica "un chiaro rapporto tra la solitudine e il suicidio ". Il 45,9% dei chiamanti era single e il 23,8 % era separato o divorziato, mentre il 4,3% era in stato di vedovanza. "Credo che la tendenza al suicidio sia sotto-diagnosticata e che non sia trattata adeguatamente, perché i problemi mentali stanno aumentando sempre più. In una società del benessere le persone hanno molte più difficoltà a sopportare il fallimento e hanno meno capacità di reagire alla sofferenza", ha dichiarato all'agenzia di stampa EFE José Giner, professore di psichiatra all'Università di Siviglia. Ginber ha detto inoltre che dall'inizio della crisi finanziariail tasso di suicidi è aumentato da sei a otto ogni 100.000 persone. Ci sono molti suicidi tra i giovani, che sono stati duramente colpiti dalla crisi: il 56% di loro ha meno di venticinque anni ed è senza lavoro. "Tra i giovani troviamo un senso di disperazione non solo a causa della crisi, ma a per via di un vuoto esistenziale", ha affermato Alfonso Echávarri della Navarra helpline. "Non possiamo dire che il tasso di suicidi sia cresciuto specificamente a causa della crisi, ma un numero sempre maggiore di persone che chiama sostiene di avere problemi finanziari, depressione e ansia." Si uccidono nove spagnoli ogni giorno, e per ogni suicidio riuscito ci sono venti tentativi falliti. Nel 2010 i suicidi sono stati 3.145, un numero che supera quello delle vittime di incidenti stradali. Gli ultimi anni hanno visto un aumento del numero di persone che si uccidono dopo aver recuperato le case che erano loro state sequestrate dalle banche. Secondo la Plataforma de Afectados por la Hipoteca (Piattaforma per le vittime dei sequestri immobiliari) ci sono stati 400.000 sfratti da quando è iniziata la crisi finanziaria nel 2007. L'anno scorso, in risposta all'aumento dei suicidi, l'Associazione spagnola delle banche ha comunicato l'intenzione di congelare gli sfratti in casi di estrema difficoltà. Alle famiglie con un reddito complessivo inferiore a €1.597 è stata quindi offerta una moratoria di due anni. Secondo l' Organizzazione Mondiale della Sanità il suicidio è la principale causa di morte violenta nel mondo. Il numero di suicidi nel mondo supera, secondo l' OMS, quello degli omicidi e delle morti in guerra messi insieme. Si tolgono la vita un milione di persone ogni anno, uno ogni 40 secondi. Dei dieci paesi con il più alto tasso di suicidi nove si trovano in Europa. fonte: The Guardian, 5 settembre 2013 di Tina Susman
Lunedì 19 agosto il New Jersey è diventato il secondo stato, dopo la California, a vietare la cosiddetta terapia di conversione finalizzata a cambiare l' orientamento sessuale dei minorenni gay, dopo che il governatore Chris Christie ha promulgato una legge per vietare la controversa pratica. Era previsto che Christie, appartenente al partito repubblicano, firmasse la legge passata in entrambe le camere del parlamento dello stato nel mese di giugno. In una lettera firmata, fatta circolare dopo aver promulgato la legge, Christie ha detto di aver considerato le preoccupazioni sollevate intorno al fatto che il governo possa "limitare la scelta dei genitori" nella cura dei loro figli. "Credo tuttavia che per quanto riguarda le cure mediche per i minorenni dobbiamo farci guidare dagli esperti del settore per determinare i relativi rischi e benefici " ha aggiunto il governatore. " L' American Psychological Association ha trovato infatti che i tentativi di cambiare l'orientamento sessuale possono creare gravi rischi per la salute tra cui, ma non solo, depressione, abuso di sostanze, ritiro sociale, riduzione della stima di sé e pensieri suicidi. "Credo non sia opportuno esporre dei minorenni a simili rischi per la salute, senza chiare prove di benefici che li compensino. Sulla base di questa analisi, firmo e trasformo il disegno di legge in legge operativa". Christie, di fede cattolica, considerato un probabile candidato presidenziale per il 2016, si oppone al matrimonio omosessuale, e il suo stato è uno dei due che, nel nord-est, non riconosce i matrimoni gay. Rilasciando la sua dichiarazione firmata, l'ufficio di Christie ha tuttavia incluso un suo commento in una intervista alla CNN dove sosteneva che, nonostante la posizione della chiesa a cui appartiene, Christie " è sempre stato convinto che le persone nascono con una predisposizione all'omosessualità". La legge contro la terapia di conversione, A- 3371, afferma che essere " lesbiche, gay o bisessuali non è una malattia, né un disturbo, né una carenza o un difetto ", e vieta ai terapeuti autorizzati di somministrare la terapia per trasformare da omo a eterosessuali i minori di diciotto anni . " Non c'è conquista maggiore che contribuire a fermare l'abuso nei confronti dei nostri giovani, " ha sostenuto in una dichiarazione subito dopo la firma Troy Stevenson, membro del gruppo di difesa gay Garden State Equality. "Questa legge proteggerà i giovani dagli abusi da parte di coloro di cui dovrebbero fidarsi di più: i loro genitori e i loro medici . " Giovanni Tomicki della Lega conservatrice delle famiglie americane, ha definito incostituzionale il disegno di legge e a giugno, dopo la sua approvazione, ha promesso che i suoi oppositori si sarebbero appellati per impedire che la legge venga applicata. Un'analoga causa legale ha impedito alla legge sul divieto della terapia di conversione per i minorenni, approvata in California, di entrare in vigore come previsto all'inizio di quest'anno, e la situazione legislativa rimane per ora in attesa. Un collegio di tre giudici della Corte d'Appello degli Stati Uniti ha deciso lo scorso dicembre di bloccare la legge in vista di una decisione sulla sua costituzionalità. Gli oppositori hanno sostenuto che essa viola il diritto di libertà di parola . Fonte: Los Angenes Times del 19. 08. 2013 |
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Agosto 2024
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