DISTURBI PSICOSOMATICI
In cosa consistono
Non ci si esprime solo con le parole. Il corpo ha gesti, posture, modi particolare di incedere, movimenti che comunicano quel che le parole a volte non dicono. Ma l’espressività corporea può degenerare in manifestazioni psicosomatiche quando il contenuto dell’espressione entra in contrasto con le proprie convinzioni, con il proprio senso di sé. È come suonasse un campanello di allarme, e questo campanello sono i sintomi fisici, o i fenomeni psicosomatici, quando il corpo comincia a esprimere ciò che la coscienza rifiuta. Non è solo una questione di stress, di aver chiesto troppo alle proprie possibilità fisiche, è piuttosto il fatto di non avere ascoltato, o di non potere ascoltare, per molte ragioni, i segnali d’attenzione che il corpo manda.
Come affrontarli
I fenomeni psicosomatici possono essere affrontati farmacologicamente, e sicuramente in certi casi è necessario farlo per disinnescare certe pieghe, certi solchi che il sintomo segna nel corpo. Il trattamento farmacologico però tocca la superficie del fenomeno, che ha motivazioni più profonde. Occorre allora rivisitare le emozioni contrastanti, o le situazioni, per esempio relazionali, rispetto alle quali il sintomo è diventato un segnale.
Origine
L’origine dei fenomeni psicosomatici è diversa da quella dei sintomi nevrotici che colpiscono il corpo, che sono come metafore, sono traducibili, sono riconducibili a un senso preciso. Il fenomeno psicosomatico indica una vulnerabilità peculiare, sia sul piano emotivo, sia sul piano di un “solco” che si produce nel corpo, e il suo trattamento non passa solo attraverso la lettura e l’interpretazione, ma tocca quel che vi è di reale nell’angoscia. E uni fondo, il fenomeno psicosomatico, è il sostituto non di un senso nascosto, ma di un’angoscia che prende fisicamente, e che ha forma diversa per ciascuno
In cosa consistono
Non ci si esprime solo con le parole. Il corpo ha gesti, posture, modi particolare di incedere, movimenti che comunicano quel che le parole a volte non dicono. Ma l’espressività corporea può degenerare in manifestazioni psicosomatiche quando il contenuto dell’espressione entra in contrasto con le proprie convinzioni, con il proprio senso di sé. È come suonasse un campanello di allarme, e questo campanello sono i sintomi fisici, o i fenomeni psicosomatici, quando il corpo comincia a esprimere ciò che la coscienza rifiuta. Non è solo una questione di stress, di aver chiesto troppo alle proprie possibilità fisiche, è piuttosto il fatto di non avere ascoltato, o di non potere ascoltare, per molte ragioni, i segnali d’attenzione che il corpo manda.
Come affrontarli
I fenomeni psicosomatici possono essere affrontati farmacologicamente, e sicuramente in certi casi è necessario farlo per disinnescare certe pieghe, certi solchi che il sintomo segna nel corpo. Il trattamento farmacologico però tocca la superficie del fenomeno, che ha motivazioni più profonde. Occorre allora rivisitare le emozioni contrastanti, o le situazioni, per esempio relazionali, rispetto alle quali il sintomo è diventato un segnale.
Origine
L’origine dei fenomeni psicosomatici è diversa da quella dei sintomi nevrotici che colpiscono il corpo, che sono come metafore, sono traducibili, sono riconducibili a un senso preciso. Il fenomeno psicosomatico indica una vulnerabilità peculiare, sia sul piano emotivo, sia sul piano di un “solco” che si produce nel corpo, e il suo trattamento non passa solo attraverso la lettura e l’interpretazione, ma tocca quel che vi è di reale nell’angoscia. E uni fondo, il fenomeno psicosomatico, è il sostituto non di un senso nascosto, ma di un’angoscia che prende fisicamente, e che ha forma diversa per ciascuno