![]() di Eric Laurent Dobbiamo distinguere diversi regimi d’interpretazione, che non si escludono a vicenda. C'è l'interpretazione secondo il senso o secondo la molteplicità della dimensione del senso. Essa non è tuttavia aperta a tutti i sensi. L'interpretazione secondo il senso non deve dimenticare l'oggetto “a” che circola tra le righe e che si oppone alla concezione di una totalità del senso. Nell'interpretazione che ha di mira l'oggetto “a” tra le righe, si deve anche distinguere la zona dove è possibile rendere conto di un’interpretazione e della sua "ragione" nello spazio soggettivo, e la zona dove non è possibile rendere conto di questo. In questa dimensione l'interpretazione si trova realmente fuori-senso. Il fantasma si rivela come un montaggio, un apparato che può essere situato come difesa contro il godimento che resta e che sfugge a ogni montaggio per mantenersi nell’iterazione. Affrontare la pratica della psicoanalisi a partire dalla dimensione di non-garanzia nella sua dimensione radicale, ci porta a tener conto di ciò che della sostanza che gode non si articola né nel circuito pulsionale né nell'apparato del fantasma. È quanto del godimento rimane non negativizzabile nella sostanza che gode, e nella sua iterazione non si comporta più come una quasi-lettera. Si può affrontare così quel che sarebbe la consistenza del reale nell'esperienza della psicoanalisi. Per quanto riguarda il reale, la cosa importante è che lo stesso sia materialmente lo stesso: "La nozione di materia è fondamentale in quanto definisce lo stesso”(1). Lo " smantellamento della difesa" è lo smantellamento non solo dell’idolo impegnato al posto della mancanza fallica, ma anche del circuito dell’oggetto “a”, per incontrare il bordo del godimento abbracciato da questi circuiti. Intorno a questo bordo si annodano alcune consistenze. "Ho a che fare con lo stesso materiale con cui hanno a che fare tutti, con questo materiale che ci abita”. (2). Materiale è preso qui nel senso del reale del godimento. Lacan offre qui un'altra versione di un inconscio che non è dovuto agli effetti di significante su un corpo immaginario, ovvero un inconscio che include l'istanza del reale come pura ripetizione dello stesso, quel che J-A Miller, nel suo ultimo corso, ha isolato nella dimensione dell’Uno-da-solo che si ripete. Qui si è davvero nella zona fuori-senso, e fuori-garanzia. 1 Lacan J., Le Séminaire, livre XXIV, « L’insu que sait de l’Une bévue s’aile à mourre », leçon du 14 décembre 1976, Ornicar ?, Paris, Lyse, n°12-13, décembre 1977, p. 10. 2 Lacan J., Le Séminaire, livre XXIV, « L’insu que sait de l’Une bévue s’aile à mourre », leçon du 11 janvier 1977, Ornicar ?, Paris, Lyse, n°14, Pâques 1978, p. 5. Testo d’orientamento pubblicato sul sito dell'AMP.
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