di Jacques-Alain Miller Una giovane ha un amante. Lo spiega in analisi. “In realtà, non ho l'impressione di tradire mio marito. Quel che non sa, per lui non esiste. Esiste solo per me”. Dicono che ci sono i fatti, e Lenin aggiungeva che sono ostinati. Ebbene, non è così. Esistono solo fatti che sono detti. Cos'è un fatto che non si dice? Questa giovane divide la propria vita tra due mondi. In uno, l'amante esiste. È un mondo che conosce solo lei, insieme all'amante e all'analista. Ed è un mondo molto stretto, giacché le avventure sono rapide, e le sedute d'analisi sono poche e brevi. Che valore ha questo mondo dal lato dell'altro, quello della vita quotidiana, con il marito, i figli, i genitori, i compagni di lavoro? Il mondo dell'amante, se a stento esiste, esiste tra parentesi, come in una zattera, remando nell'Oceano della sua vita Diranno: è in cattiva fede, lo sa e non vuole saperlo. Ma non è così. L'importante non è quel che sa o non sa. Ciò che importa è che l'altro, invece, non sa. Perché quel che l'altro non sa, non esiste. Per il marito, la famiglia, il discorso comune, è come se l'amante non esistesse. L'altro non è il Dio che le esamina la mente e il cuore, che vede tutto, che sa tutto. È un altro perforato, con un buco, un punto cieco. Ed è per l’appunto qui che abita il desiderio.
Parlate di qualsiasi cosa, e la farete esistere. Il problema cruccia da sempre i filosofi: il non essere non è, evidentemente, ma nominandolo non gli si conferisce un essere? Tacere qualcosa allora è farlo sparire. Gli scrittori, gli artisti, i politici lo sanno. È il principio di Madison Avenue, dove abitano i Mad Men a New York: “La pubblicità negativa non esiste”. Attenzione: quando parliamo di un prodotto, bene o male, lo facciamo esistere. Il soggetto quindi è sincero quando mente. Separa i due mondi e divide se stesso a seconda che si trovi nell'uno o nell'altro. Succede tuttavia che un personaggio del mondo comune riesca a intrufolarsi, attraverso qualche effrazione, nel vostro mondo intimo. È un orrore. Tentate allora di espellere l'intruso. Lui insiste. Si consolida. Nel giro di poco tempo, siete costretti a tornare nel mondo comune. La vostra ontologia si sbriciola. Ciò che non esisteva è esposto a tutti. Il non essere è, assolutamente. Il fatto, passato al detto, sarà ostinato. Il segno rimarrà. E il vostro essere rimarrà intrappolato lì. Ttraduzione di Edison Palomino Fonte: Pagina 12, 2 maggio 2014
5 Comments
mori giuseppe
5/5/2014 11:11:56 am
Se tradisce e non ha conseguenze che la turbano dove sta il problema?
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marco focchi
5/5/2014 11:15:32 am
Verosimilmente è in analisi per altre ragioni, offrendo spunti di riflessione interessanti anche su aspetti per lei non problematici. O forse i due mondi sono enbtrati in collisione...
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marco focchi
6/5/2014 02:47:35 am
I due mondi indicano qui la divisione soggettiva, che è un fatto di struttura, e l'obiettivo non è di riconciliarli.
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anduoglio
26/6/2014 11:36:13 pm
l'amore presuppone un rapporto intimo, profondo, assoluto. pensare di vivere due vite parallele, di cui una clandestina che "non esiste" perchè di essa non si discute, significa non amare il proprio partner, avere problemi di comunicazione, non volere completamente quella relazione, quella intimità, il voler sfuggire dalla profondità.
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