![]() Resoconto del VI° Convegno di Medicina e psicoanalisi tenutosi a Clermont-Ferrand il 20 ottobre 2014. di Catherine Vacher-Vitasse Il VI° Convegno di Medicina e psicoanalisi si è tenuto il 25, 26 e 27 settembre [1] sul tema: “La clinica contemporanea: il lamento. " Due conferenze hanno dato il tono fin dall'inizio. Per il professor J.-E. Bazin, docente di anestesia e rianimazione a Clermont-Ferrand, vi è "un lamento irriducibile che non può essere risolto in un protocollo di cura”. A partire dalla téchne di Aristotele, il Prof. J.-C. Weber, capo del dipartimento di medicina interna presso l'Ospedale Universitario di Strasburgo, ci ha introdotto alla "microcreatività", che secondo lui il medico avere, ovvero l’invenzione, qui e ora di un comportamento non del tutto prevedibile. Ha concluso con questa bella formulazione: ". Il medico può solo lasciar desiderare"
Dal "volere un bambino" al burn out Tre psicoanalisti parigini in una sequenza coordinata da Marga Auré hanno mostrato come la clinica contemporanea s’inscriva nel "disagio della civiltà". Due presentazioni cliniche, evocando le “gli exploit della chirurgia”, ci hanno mostrato come l'incontro con un analista in uno dei due casi abbia dato la possibilità di mettere in discussione la paternità, e nell’altro abbia aperto verso la possibilità di una socializzazione. Lamenti e dipendenze Questo è stato il tema scelto dal gruppo venuto dal Belgio. J.-L. Aucremanne con il titolo "Artaud, lamento, persecuzione e creazione" ha illustrato come Artaud “che rivendicava un corpo senza organi" con "la sua invenzione di scrittura," ha fatto della sua arte e della sua follia il trattamento che gli serviva per la vivere. il corpo Tra scienza e famiglia, il gruppo di lavoro spagnolo ha individuato, rispetto al corpo, come l'oggetto di bisogno, essendo un oggetto possibile disponibile sul mercato, diventa oggetto della domanda. Gli italiani hanno affrontato la difficile distinzione tra mancanza ed eccesso, e l’argomento è stato trattato anche da altri colleghi che hanno a che fare con questioni relative alla proposta e all'accettazione dei trattamenti chirurgici nella clinica contemporanea. Abbiamo anche potuto seguire, nel pomeriggio, il percorso di un soggetto obeso: la chirurgia bariatrica, poi estetica, la medicina nutrizionista, quali effetti hanno sulla pulsione? Il gruppo di Bordeaux ci ha mostrato come un soggetto possa essere trattato dando la parola al corpo: una soluzione viene elaborata individualmente durante alcuni colloqui orientati dalla psicoanalisi. Il lamento: filosofia, linguistica, giustizia, psicoanalisi e letteratura Dopo i tre interventi Chrisian Godin [2], Mylène Blasco [3] Robert e Anne [4], Dominique Laurent ha mostrato come, con Lacan, la psicoanalisi offra uno "spazio di respiro, uno spazio per il reale del lamento", che, attraverso l'atto dell'analista può diventare sintomo. Jean Reboul [5], in un linguaggio poetico, ha fatto risuonare quel che vi è di inaccessibile nell’incontro. Christine Jacomet [6] ha dato conto del “passo indietro" fatto da un soggetto alcolista dopo una presentazione clinica. La scrittrice Louise L. Lambrichs e il suo amore per la scrittura ci hanno trasportato nel suo impegno con i pazienti affetti da cancro. La pratica medica Consideriamone due punti di forza: la tesi di “medicina qualitativa” di Julien Druet, un giovane medico che ha imparato ad ascoltare il lamento a partire dalle presentazioni cliniche fatte in un reparto di medicina interna. L'ultima sequenza del Convegno è stata dedicata all’attuale difficoltà della pratica. Il burn out tocca ormai il 5% dei medici, e il rischio di suicidio è aumentato del 2,37% rispetto a quello della popolazione generale. Araceili Teixido [7] mettendo in questione la violenza esercitata contro i medici, ha fatto sentire come non fosse stato percepito il godimento presente in ogni passaggio all'atto violento. Partendo dalla sofferenza del paziente, ha evocato quella del medico concludendone che per esplorare correttamente la sofferenza degli altri è necessario esaminare innanzi tutto la propria. Per concludere: questo Convegno ha dimostrato che la medicina e la psicoanalisi si integrano, e in tal modo aprono una via possibile per trattare il disagio della civiltà che è oggi sempre più in crescita. [1] Sotto la direzione di Marie-Elisabeth-Sanselme Cardenas e di Jean Reboul, presieduto da Dominique Laurent e dal professor Pierre Philippe. [2] Christian Godin, professore di filosofia a Clermont-Ferrand. [3] Mylène Blasco, insegnante di scienze del linguaggio a Clermont-Ferrand. [4] Anne Robert, avvocato. [5] Psicoanalista, membro della ECF e dell'AGP. [6] Medico ospedaliero in reparto di malattie infettive. [7] Psicologo e psicoanalista a Barcellona.
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