L'alcolismo negli anziani con problemi di salute mentale. L'esperienza di uno psichiatra di comunità1/12/2014 Tony Rao è uno psichiatra di comunità che trascorre la maggior parte della giornata trattando anziani in difficoltà a rischio di autolesionismo. La prima cosa che faccio quando mi sveglio è dare un'occhiata al mio BlackBerry. Con l’equipe abbiamo pazienti in trattamento a casa, il che significa che ci può essere una crisi in qualsiasi momento del giorno o della notte che richiede urgente attenzione. Una volta finito, programmo il mio percorso per la mattina, verificando le linee di autobus per le visite a domicilio. Queste visite possono richiedere molto più tempo rispetto ad altri tipi di valutazione medica. Le valutazioni di persone anziane con problemi di salute mentale in genere necessitano tra i sessanta e i novanta minuti, perché vanno considerati aspetti sia relativi alla salute fisica sia a quella mentale. Una volta tornato all’equipe di salute mentale della mia comunità, controllo il lavoro che ho in carico con un sistema elettronico di registrazione dei pazienti, per verificare i progressi dei pazienti attualmente ricoverati nei reparti di degenza e per aggiornarmi su quel che è successo ai pazienti della comunità nelle ultime dodici ore.
Il pranzo è molto spesso rapido, giacché la mia pausa di solito trascorre scrivendo appunti elettronici su quel che c’è stato al mattino, o perché devo tenere il passo con i miei altri ruoli di presidente del Comitato negoziale locale per conto della British Medical Association, e di consigliere nazionale sull'alcol e le persone anziane. Un pomeriggio tipico è simile al mattino, ma è più probabile trascorra nelle visite urgenti per gestire eventuali situazioni precedentemente sorte nel corso della giornata. L'ultima cosa che faccio prima di andarmene la sera è assicurarmi che non ci siano lettere da firmare per il giorno successivo. Fornire un servizio sicuro ed efficace per gli anziani nella comunità è cosa tanto imprevedibile quanto complessa. Ulteriori indicazioni, come l'uso di farmaci anti-psicotici nella demenza e la privazione della libertà per ragioni di sicurezza, in seguito alla recente sentenza del consiglio Chester P v Cheshire West, implicano la necessità di essere sempre più vigili nella cura degli anziani affetti da demenza. Nel mio lavoro di tutti i giorni, oltre a gestire persone anziane in difficoltà che possono essere a rischio di autolesionismo, di auto-abbandono o di abuso per via dei loro problemi di salute mentale, lavoro anche in una zona altamente deprivata e con uno dei più alti i tassi d’alcolismo in anziani nel Regno Unito. Quest’ultimo aspetto aggiunge un ulteriore livello di complessità, giacché i problemi di alcol sono spesso associati a depressione e a demenza (doppia diagnosi). La dimensione del problema è tale che vedo almeno una volta ogni due settimane un anziano con problemi di salute mentale legati all'alcol e mi sono iscritto a un corso superiore di formazione come consulente sulle dipendenze. Il lato positivo di tutto ciò è che la Foundazione Maudsley NHS di Londra sud è l'unica nel Regno Unito con una strategia di doppia diagnosi per anziani - che tratta sia l'abuso di sostanze sia la malattia mentale - ora incorporata in tutti i percorsi di cura. Questo è stato il punto culminante di sedici anni di pratica come consulente e di dieci anni di ricerca e di sviluppo. Mi considero una persona non comune, in quanto volevo diventare psichiatra ancor prima di iscrivermi alla facoltà di medicina. Suppongo che avere avuto come genitori una psichiatra di comunità e un medico di comunità per anziani abbia fatto sì che il mio futuro fosse tracciato molto prima che potessi rendermene conto. Ora sto andando verso l'ultima parte della mia carriera. Il contatto con il paziente fa sì che il lavoro valga sempre la pena, malgrado l'imprevedibilità di quel che può riservare il giorno successivo. Mi auguro che la psichiatria di comunità continui a svilupparsi negli anni a venire. Addormentandomi la sera, rifletto sulla mia prossima corsa in autobus per una visita a domicilio a qualcuno al quarto piano di un lontano edificio senza ascensore. Cosa ci sarà dietro la porta? Ci sarà un letto disponibile se sarà necessario un ricovero in ospedale? Posso solo aspettare e stare a vedere. Fonte: The Guardian, 26 settembre 2014
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