Da tempo in Italia, in Spagna, in Francia, il problema dell'autismo è venuto all'attenzione della politica, che si è mossa sul piano amministrativo per promuovere piani d'intervento, diversi nei vari paesi, ma che hanno dovunque suscitato polemiche. Ricevuiamo e volentieri pubblichiamo il comunicato dell'Association des Psicholoques freudiens, che fa valere in questo senso una posizione critica
Comunicato stampa dell’Association des Psychologues Freudiens Marie Arlette Carlotti, vice Ministro per la disabilità e la lotta contro l'emarginazione, ha presentato giovedì 2 maggio 2013 il terzo piano per l’autismo che sarà valido per il periodo 2013-2017. Il progetto segna la volontà amministrativa di coartare le pratiche di sostegno e cura. Al tempo stesso le osservazioni del ministro riportate dalla stampa – "Sia chiaro, saranno forniti i mezzi per funzionare solo alle istituzioni che lavoreranno nel senso in cui chiediamo loro di lavorare" – confermano una volontà di gestione e d’intromissione nel dibattito scientifico sull‘autismo, a scapito dei bambini e delle loro famiglie. L’associazione Psicologues Freudiens non ha nessuna intenzione di fare pressione. Chiede solo il rispetto dei diversi approcci all'autismo, nel momento stesso in cui negli Stati Uniti, che per certe politiche servono come termine di paragone, vengono utilizzati come esempio di ciò che si fa di meglio in questo campo. Gli studi anglosassoni indicano tuttavia un’evoluzione della situazione, dopo il momento in cui venivano erogate sovvenzioni esclusivamente per le pratiche educative. Il terzo livello del piano sull’autismo, pur pretendendo di "recuperare un ritardo" commette in realtà gli errori che nel contesto degli Stati Uniti risalgono ad anni fa. Veniamo a sapere, al tempo stesso, che il Ministro Carlotti sta usando il proprio archivio elettronico di associazioni di genitori per collegare questo piano alla sua candidatura come sindaco di Marsiglia. Questa confusione non può certo rassicurare i professionisti, in particolare gli psicologi freudiani, sulle vere intenzioni di questo piano. Psicologues freudiens fa notare di aver partecipato con entusiasmo, il 2 giugno 2012, al Forum sul problema clinico dell’autismo, organizzato dall’ACF del Massiccio centrale a Tulle, insieme con l'Istituto Psicoanalitico di Bambino . Questo Forum si è tenuto, grazie agli auspici di Francois Hollande, nella sala Corrèze all'Hotel du Departement "Marbot", come ricorda Jean-Robert Rabanel, presidente di IR3, nella sua lettera aperta al Ministro. L'Associazione Psicologues freudens, i suoi membri, la sua segreteria, dichiarano di rifiutare la prospettiva mercantile di un piano che per lo Stato sancirebbe la rinuncia a una politica pubblica sull’autismo di più ampio respiro. Siamo a disposizione del Ministro e dei parlamentari manifestare questo rifiuto e testimoniare loro del lavoro quotidiano che svolgiamo nelle unità terapeutiche, nelle associazioni o negli ospedali in cui siamo presenti. Nathalie Georges Lambrichs, Presidente Stella Harrison, vice Presidente & René Fiori, vice-Presidente Consiglieri: Isabelle Galland, Luc Garcia, Teresa Petitpierre, René Saboural http://www.psychologuesfreudiens.org/
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