Nicola Davis Secondo alcune recenti ricerche sentirsi infelici, depressi o soli potrebbe accelerare il processo di invecchiamento più del fumo o persino di alcune malattie. L'età è calcolata in genere in base alla data di nascita, ovvero “l’età cronologica”, ma esiste anche quella nota come "età biologica", basata sull'invecchiamento delle funzioni del corpo e influenzata dalla genetica, dallo stile di vita e da altri fattori. In precedenza alcuni studi avevano suggerito che quanto maggiore è l'età biologica, tanto maggiori sono il rischio di contrarre malattie e il rischio di morte. I ricercatori affermano ora di aver creato un modello digitale d’invecchiamento che rivela l'importanza della salute psicologica.
"Il corpo e l’anima sono collegati: questo è il nostro messaggio fondamentale", ha affermato Fedor Galkin, coautore dello studio e scienziato capo della startup Deep Longevity di Hong Kong. Sulla rivista Aging-US, i ricercatori della Deep Longevity della Stanford University e della Chinese University di Hong Kong, riferiscono di aver costruito un "orologio dell'invecchiamento" basato sui dati raccolti nel 2015 su un campione di 4.846 adulti nell'ambito del China Health and Retirement Longitudinal Study (CHARLS). Lo studio includeva sedici biomarcatori del sangue, indicativi dei livelli di colesterolo e glucosio, del sesso dei partecipanti, oltre che di informazioni sulla pressione del sangue, sull'indice di massa corporea e sulle misure di funzionalità polmonare. Il team ha quindi paragonato l'età cronologica degli individui prevista dal modello con la loro età effettiva. I risultati hanno suggerito una differenza in media dai cinque ai sette anni sopra o sotto l'età reale del partecipante. Il team ha scoperto che quando il modello veniva applicato ai dati CHARLS di altri 2.617 adulti cinesi con malattie associate all'invecchiamento, la previsione mostrava che quelli con una storia di ictus, malattie del fegato e malattie polmonari risultavano più anziani di 4.451 adulti sani messi a confronto con loro in base all’età cronologica, il sesso e altre aree vitali. L'effetto medio di queste condizioni mediche non ha aggiunto più di diciotto mesi all'età prevista. Il team ha tuttavia trovato altri fattori che influenzano il ritmo d’invecchiamento. Sentirsi depressi o soli può infatti far invecchiare più velocemente del fumo, affermano i ricercatori. "Dimostriamo che i fattori psicologici, come sentirsi infelici o essere soli, aggiungono fino a 1,65 anni alla propria età biologica". Galkin ha affermato che la cifra è solo una stima, perché il modello presuppone che sentimenti diversi, come la disperazione o la paura, siano indipendenti l'uno dall'altro, e lo studio sottolinea l'importanza dello stato psicologico nella velocità con cui invecchiamo. "Prendersi cura della propria salute psicologica – ha affermato – è il maggior contributo che si possa avere per rallentare il ritmo dell'invecchiamento". Il team riferisce inoltre la previsione che i fumatori abbiano quindici mesi d’età biologica in più rispetto ai loro coetanei non fumatori, mentre essere sposati riduce l'età biologica di circa sette mesi. Si valuta inoltre che chi vive nelle zone rurali abbia un’anzianità maggiore di quasi cinque mesi rispetto ai coetanei urbani. Andrew Steptoe, professore di psicologia ed epidemiologia presso l'University College di Londra, ha sostenuto che lo studio è solo uno dei tanti che negli ultimi anni hanno utilizzato dati biometrici e che si sono basati sui valori del sangue per calcolare l’orologio dell'invecchiamento biologico. Le ultime ricerche – ha aggiunto – hanno messo in luce che i sentimenti di tipo depressivo legati alla solitudine e all’infelicità, sono associati a un invecchiamento biologico più avanzato. "Sono risultati interessanti – ha affermato Steptoe – e si aggiungono alle prove, evidenziate nel Nord America e in Europa, che fattori come lo stress e la bassa posizione socioeconomica sono correlati all'invecchiamento accelerato". È tuttavia improbabile, ha detto, che l'isolamento e la solitudine siano fattori di rischio per la salute veramente peggiori del fumo, e lo studio ha esaminato solo i dati raccolti in un momento circoscritto. "I ricercatori non hanno ulteriormente seguito i partecipanti per dimostrare che quelli con disagio psicologico in realtà invecchiassero più rapidamente – ha ribadito – e sarà importante in futuro verificare se queste previsioni sono ancora soddisfatte ripetendo i test per un certo numero di anni". Fonte: The Guardian, 27 settembre 2022
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Luana
2/2/2023 01:26:35 am
Vero
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