LGBT + A: la vita sognata degli asessuali
di Dominique Carpentier Il 24 aprile 2013 ha avuto luogo su Internet la prima giornata degli asessuali, un movimento che negli ultimi anni, spiega Liberation, ha cercato di riunire sempre più persone che sostengono una sessualità "senza sesso". Il fenomeno merita attenzione, soprattutto da quando l'asessualità è diventata la parola d'ordine di almeno l'1% delle persone nel mondo, che si sostengono su questa nuovo tipo di identificazione. In nome del "rispetto" dovuto a ogni essere umano questa nuova denominazione vuole essere riconosciuta come un "quinto genere" (Lesbiche, Gay, Bisessuali,Transessuali più A come Asessuati) con il "diritto" di esistere a titolo della propria differenza. Ci sono dunque gli "A" come asessuali e gli "S", S per il sesso, cioè i soggetti che tentano di annodare il godimento e il desiderio, cercando di cavarsela come possono con l'equivoco. Gli A sanno bene che non c'è rapporto sessuale, e inoltre rivendicano di non credere, alla pertinenza del desiderio, a ciò che va sotto questo termine. Il desiderio è ingombrante, soprattutto nel modo in cui si esprime. La parola d'ordine del movimento è tacere sulla pulsione, che scompiglia e disturba le relazioni tra i soggetti. Questo punto è sostenuto dalla blogger e giornalista Peggy Sastre, autore di "Niente sesso. Aver voglia di non fare l'amore". La Sastre ha precisato che l'asessualità non è né l'astinenza, in senso religioso, né il rifiuto del corpo in quanto tale, ma piuttosto la rivendicazione del diritto di affermare di non avere voglia ... di fare l'amore, come sostiene il titolo del suo libro. Sono soggetti che "preferiscono di no." Una foto pubblicata per la prima giornata ufficiale degli asessuali sul sito AVA (Associazione per la Visibilità degli Asessuali) mostra una figura che indossa una maglietta con davanti la scritta "Preferisco i dolci" e dietro la bandiera del movimento con la scritta "Asessuale". Jacques Alain Miller, nel suo testo "Una fantasia" quasi dieci anni fa, ha scritto: "Il più plusgodere è salito in posizione dominante. Esso è correlativo a quel che chiamo una stato del corpo proprio e, in quanto tale, è asessuato. È al comando, ma di cosa? In effetti non comanda un "funzionamento", ma un "fallimento", che per l'appunto scriviamo $, che contrassegna il fallimento sul piano sessuale. Nulla impedisce di considerare che $ significhi: non c'è rapporto sessuale. D'atra parte la lettera S è anche l'iniziale di sesso. Questo porterebbe a dire che l'inesistenza del rapporto sessuale è diventata evidente, fino a poter essere resa esplicita, scritta, dal momento in cui l'oggetto a minuscola è salito a livello sociale. " Inventando questa comunità organizzando per rivendicare una "normalità" dell'astinenza, questa associazione, per noi lettori di J. Lacan e di J. A Miller, è un esempio di come nel mondo ipermoderno, il soggetto risponda alla domanda "Che fare del proprio corpo? ". Sul loro sito web si legge: "L'asessualità è legata a Internet: è sul forum AVEN, creato nel 2001 che i primi asessuali ha cominciato ad avere scambi, e ha cominciato a delinearsi il profilo dell'asessualità. AVEN ha ora più di 30.000 membri in tutto il mondo, di cui quasi 3.500 in Francia. Questa giornata dell'asessualità, è un'occasione per farsi sentire e per aiutare le persone che soffrono e che possono vergognarsi della loro situazione. Nella nostra società, dove una sessualità florida è legata al benessere, non "mordere la mela" può apparire incongruo o patologico. L'asessualità non è una questione di comportamenti o di pratiche, ma di desiderio." Ma di quale desiderio si tratta? Questo movimento ha oggi una certa visibilità. In un episodio del Doctor House, si vede che è il partner di una donna che dice asessuata a soffrire di una patologia cerebrale che impedisce il buon funzionamento della sua libido. È noto il cinismo del nostro dottore, ma l'episodio è comunque indice che il movimento trova ascolto. Nel numero 2099 (siamo già lì!) di "Plus belle la vie", una soap opera in prima serata in onda ogni giorno dall'agosto 2004 su un grande canale nazionale, la giornalista di Liberation cita un episodio che presenta una giovane donna asessuata. Il movimento è ormai riconosciuto. Il corpo desacralizzato, come invita a considerare Marie-Hélène Brousse, è passibile di trasformazione, di essere cambiato nelle sue parti, è sede di esperienze inedite e futuribili, il corpo diventa un oggetto ingombrante. Si tratta di '"essere" il proprio corpo, somma di componenti intercambiabili, piuttosto che di averlo, per evacuarne il desiderio, la pulsione, il carattere etero. Appellandosi alla genetica per non dover rispondere all'enigma dell'assenza di rapporto sessuale, per evacuare il godimento stesso, il soggetto si libera a dal fatto di avere un corpo (sessuato) per sostenere un godimento privato, senza altro, senza causa. Il "Forum-asexuel.fr" definisce l'asessuale come "una persona che non sente il bisogno di avere rapporti sessuali." Bisogna notare tuttavia, che in realtà, ed è piuttosto singolare, essere asessuati non impedisce, all'occasione, la possibilità di fare sesso! Questo non sembra serio! Quindi dobbiamo cercare di capire cosa propone questo movimento. Si tratta di una richiesta di "riconoscimento", che denuncia il panessualismo freudiano? Si può leggere sui blog di alcuni asessuali che si tratta di lottare contro la pubblicità sessualizzata che pervade il nostro mondo. Perché no? Si tratta inoltre di sfatare l'idea di un soggetto mosso da una libido incontrollabile, o quanto meno ingombrante. Quindi, liberiamoci della pulsione e gettiamo alle ortiche ortiche l'etero. Ci sarebbe una condizione naturale, nascere asessuali, rivendicato da alcuni A, che contraddice la psicoanalisi, semplicemente la fa scomparire. Essere asessuale è un fatto genetico, e non c'è altro da dire. Fantasma de equivoco sono semplicemente spazzati via, il genoma regola e spiega il rapporto umano, riducendo il desiderio a "ho voglia, o non ho voglia," senza mettere di mezzo una causa. Il plusgodere, come il dolce che abbiamo menzionato sopra, soddisfa il soggetto e lo rende "felice". Per indicare forte e chiaro che non si tratta di una patologia, gli asessuali si preoccupano di rivendicare un " rispetto" tradotto in un "sono così." Dobbiamo tuttavia saper individuare dietro questa assenza di costruzione teorica del movimento, un odio verso la psicoanalisi, appena velato.  Il corpo infatti viene messa da parte, come se la pulsione fosse nemica del soggetto. Il corpo si disfa della pulsione, si rende estraneo al linguaggio, al fallimento, al malinteso tra i sessi, tra parlanti. Riprendendo ancora J. A Miller: "Oggi, se la mia fantasia conduce da qualche parte - è da vedere - se questa fantasia è vera, il discorso della civiltà non è più il rovescio della psicoanalisi, è il successo della psicoanalisi. Congratulazioni! Ben fatto! Ma al tempo stesso, mette in discussione il mezzo di psicoanalisi, l'interpretazione, e la fine o anche il suo inizio. Si potrebbe dire - se si considera che il rapporto tra civiltà e psicoanalisi non è più quello tra diritto e rovescio e che il plusgodere è al posto di comando, il soggetto lavora, le identificazioni cadono sostituite dalla valutazione omogenea della capacità, mentre il sapere opera per mentire. La psicoanalisi è stata inventata per rispondere al disagio della civiltà e che la civiltà tende a sopprimere il godimento per far esistere il rapporto sessuale. Sembra sulla buona strada. Autoerotismo e eterosessualità s'incontrano, e si annullano reciprocamente. Precisando che la civiltà ipermoderna "concorre a produrre un reale che fallisce, in modo tale che che il rapporto tra i sessi diventa sempre più difficile" Miller sostiene, che l'uno da solo, è lo standard post-umano, buono a compilare i questionari per essere valutato, l'uno da solo è comandato da un plusgodere che si presenta sotto l'aspetto ansiogeno. " Siamo così invitati a cercare di cogliere questa ipermodernità che si traduce in un crescente rifiuto dell'invenzione, promosso invece dal nostro orientamento . È la nuova era degli uno da soli che si riuniscono per credere al rapporto sessile, pur denunciandolo. Gli ultimi interventi del Ministro della Sanità sul piano previsto per autismo vanno nel senso dello sradicamento della psicoanalisi a favore di metodi che isolano e segregano i soggetti. P. Sastre, scrive ancora in un articolo a proposito del film di Sophie Robert, di triste memoria: "La psicoanalisi ha toccato il fondo? " e perora la causa della scienza che secondo lei ignoreremmo. È una carica contro l'invenzione freudiana. Sembra più che mai necessario essere in sintonia con i tempi, attenti a ciò che viene detto, scritto, diffuso. Dobbiamo saper leggere il mondo in cui viviamo e saper pensare quel che ci aspetta con l'aiuto di Freud e di Lacan. Fonte: LQ n° 324
0 Comments
Leave a Reply. |
Marco Focchi riceve in
viale Gran Sasso 28, 20131 Milano tel. 022665651. Possibilità di colloqui in inglese, francese, spagnolo. Archivi
Novembre 2024
Categorie
|