Intervento alla tavola rotonda che ha avuto luogo il 20 aprile 2012 a Milano presso la Casa della Cultura, in occasione della presentazione del libro di Jean-Louis Chassaing "Droga e linguaggio". di Marco Focchi Il rapporto tra droga e linguaggio è il nodo centrale da cui partire per affrontare i temi complessi relativi alle condotte limite dei fenomeni di tossicodipendenza. Chiarire ed entrare nel merito di quel che è l’esperienza limite cercata in questo rapporto è la condizione preliminare per un trattamento dei fenomeni patologici legati alla tossicodipendenza, sia sul piano terapeutico, sia su quello sociale. Ci sono due versanti lungo i quali l’articolazione tra droga e linguaggio può essere esplorata, ed è possibile ricavarne due punti di osservazione diversi. Il primo versante è relativo all’Altro sociale che cerca di identificare il problema, che classifica, che impone dei nomi. Il fatto di imporre dei nomi non è mai indifferente. Dalla critica alla nozione di totemismo, fatta da Levi-Strauss, agli studi di Ian Hacking sul modo in cui le categorie modellano le persone, sappiamo che le classificazioni sono un tramite necessario per istituire e garantire l’ordine sociale.
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Intervento alla tavola rotonda sul tema "L'orizzonte contemporaneo della femminilità" nell'ambito del Congresso AMP "L'ordine simbolico nel XXI secolo", Buenos Aires 23-27 aprile 2012 di Marco Focchi Il mondo contemporaneo ci ha abituato a una sempre maggiore presenza femminile nei luoghi del potere. Abbiamo donne ministro, donne imprenditrici, dirigenti, giornaliste di spicco nelle posizioni chiave da cui formare l’opinione pubblica. In Italia in questo momento la presidenza della Confindustria e la segreteria di uno dei sindacati più rappresentativi sono tenute da donne, così come la presidenza della RAI, che è la più influente agenzia culturale del Paese. Conferenza tenuta il 14 gennaio 2012 presso lIstituto freudiano di psicoanalisi Marco Focchi Il caso di Anna O. è quello che potremmo definire come il caso paradigmatico della psicoanalisi, il caso zero. Viene con esso infatti alla luce il meccanismo su cui si fonda l’interpretazione in senso propriamente analitico. Vediamo all’opera qui, per la prima volta, la connessione tra un sintomo e il ricordo di un episodio, e si fa luce il meccanismo per cui il recupero del ricordo induce la remissione e la sparizione del sintomo. Naturalmente quando consideriamo il sintomo nel testo di Freud non dobbiamo dimenticare che inizialmente Freud è innanzitutto un medico preoccupato di trovare una cura per una patologia un po’ difficile, e che il sintomo entra quindi per lui in una costellazione di concetti accanto, tra l’altro, al segno e alla sindrome. |
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Settembre 2024
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