Intervento alla serata Zadig del 30 novembre 2019 a Milano, presso l'Istituto freudiano
Marco Focchi Democrazia significa divisione, e convivenza nella divisione. Lo ricordava a Torino diversi anni fa J.-A Miller riecheggiando le parole di Marcel Gauchet. La politica, nei regimi democratici, ha il compito di rendere vivibile la divisione nella realtà sociale fratturata dal molteplice di cui si alimenta la democrazia. A differenza dei sistemi totalitari, costruiti intorno all’Uno, esigenti omologazione, blindati dall’uniformità e bisognosi di conformismo, la democrazia, nelle sue versioni genuine, fa spazio alla diversificazione. Le ideologie razziste che nel secolo scorso hanno sostenuto le esperienze totalitarie in Europa, con la loro spinta alla purificazione e omogeneizzazione biologica dell’umano, sono invece il mero riflesso della necessità di sostenersi sulla colonna fittizia dell’Uno, sostegno di un’identità talmente fragile da non sopportare l’heteron, e da reggersi solo sul collante della forza di un consenso senza eccezioni.
0 Comments
Marco Focchi Uno dei campi in cui le neuroscienze prediligono esercitarsi è quello della memoria. Dico esercitarsi perché si tratta propriamente di esercizi atletici: Ci sono vere e proprie gare di memoria, e uno dei campioni attualmente più accreditati è Boris Nikolai Konrad, un neuroscienziato che è riuscito a memorizzare 280 parole e 195 nomi e visi in 15 minuti. Aveva sentito parlare di mnemotecnica al tempo dell’università, ha pensato di applicarvisi per facilitare l’impegno di studio, si è trovato bene e ha cominciato a partecipare alle competizioni. Destino, interventi degli dei, presagi: Freud ha trovato la radice di questi fenomeni non all’esterno del soggetto, ma nel suo fondo più intimo e inaccessibile. Per questo parlava di pensieri inconsci, mentre Lacan ha precisato che l’inconscio è strutturato come un linguaggio. E il corpo? Non tutto il lavoro dello psicoanalista si riduce a interpretare rappresentazioni e parole: occorre ridare al corpo il posto che gli spetta. Ma il corpo dell’uomo e quello della donna non sono corpi inerti e da qui nascono una serie di temi e di problemi che sono al centro del dibattito attuale e delle difficoltà nella relazione tra i sessi. Ne abbiamo parlato venerdì 15 settembre alle ore 20.45 con Marco Focchi, psicoanalista, membro AME della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Focchi dirige l’Istituto freudiano per la Clinica, la Scienza, la Terapia. Lavora a Milano ed è autore di diversi libri tra cui: La mancanza e l’eccesso.Che cosa significa guarire? (2007), Il glamour della psicoanalisi (2012), Sintomi senza inconscio di un’epoca senza desiderio (2014), Le parvenze e il corpo: l’inconscio all’epoca della vita spettacolare (2017). |
Marco Focchi riceve in
viale Gran Sasso 28 20131 Milano. Tel. 022665651. Possibilità di colloqui in inglese, francese, spagnolo Archivi
Settembre 2024
Categorie |