In occasione delle giornate annuali dell'EOL che si terranno il 2 e 3 dicembre 2023, Silvia Koblinc ha intervistato Marco Focchi.
Silvia Koblinc - In che senso si può parlare di successo della cura psicoanalitica? Marco Focchi - Nella cura psicoanalitica non vogliamo sopprimere il sintomo, perché sappiamo che ha una funzione. il sintomo non è infatti solo una fonte di sofferenza ma anche un segno di godimento. Possiamo allora considerare che una cura psicoanalitica ha successo quando, senza eliminarlo, riesce a separare il sintomo dalla sofferenza. La cura procede facendo man mano consumare i significanti che tengono prigioniero il soggetto: questi significanti sono identificazioni che restringono il suo spazio vitale, e che devono decadere. Solo al termine di questo processo il soggetto può essere libero di giocare con il suo sintomo. In questo senso la psicoanalisi è una pratica di liberazione. Possiamo pensare infatti a qualcosa di analogo a quel che Lacan diceva per il Nome del Padre: farne a meno a condizione di servirsene. Per il sintomo si tratterebbe di dire che non soffrirne è la condizione per utilizzarlo, per giocarci.
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Video realizzato da Liliana Ciotto
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Marco Focchi riceve in
viale Gran Sasso 28 20131 Milano. Tel. 022665651. Possibilità di colloqui in inglese, francese, spagnolo Archivi
Settembre 2024
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