Conferenza tenuta a Valladolid il 14 marzo 2015 presso l'Escuela lacaniana de psicoanalisis Marco Focchi Il caso dell’Uomo dei lupi è un testo che continua a interrogarci e che costituisce uno degli esempi fondamentali della psicoanalisi da cui continuiamo ad attingere idee, concetti, direzioni, spunti per la conduzione della cura. Fu steso nel 1914, tre mesi dopo il termine dell’analisi di Sergei Pankeieff, durata dal febbraio 1910 al luglio 1914. Il testo ha quindi ormai più di cent’anni e tuttavia ancora lo studiamo, perché resta attuale per affrontare i problemi posti dalla nostra clinica oggi. Malgrado lo spazio che abbiamo dato ai nuovi sintomi, alle modalità della psicanalisi applicata, allo sviluppo di una pratica senza standard ma non senza principi, di nuovo torniamo a interrogare un caso scritto cent’anni fa per rispondere a quesiti che, in forma diversa, ci si ripresentano. Ci torniamo perché il caso dell’Uomo dei lupi naturalmente è un grande classico, e come ogni classico si presta alle molteplici letture e alle diverse interrogazioni che le epoche successive possono man mano formulare e stratificare su esso. Si tratta tuttavia di capire qual è lo specifico livello di interrogazione da cui procede ogni epoca.
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Settembre 2024
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