Buongiorno dottor Focchi, sono un papà molto preoccupato e mi rivolgo a lei in cerca di qualche consiglio per aiutare mio figlio di 15 anni.
La sua insegnante, nell'ultimo colloquio, mi ha riferito che resta sempre in classe da solo durante l'intervallo e in generale non parla mai con nessuno! Non è mai stato molto socievole ma fino alle medie frequentava qualche compagno di classe e almeno con noi riusciva a scambiare due parole. Ad oggi non ha amici, è diventato totalmente solo, non si confronta più né con me né con mia moglie. Ha perso interesse per la vita. Trascorre la maggior parte del tempo nella sua stanza, disegna su dei fogli oggetti che sono frutto della sua immaginazione utilizzando solo una matita scura e sembra avere paura di uscire.
0 Comments
Pubblico la lettera giunta da D., come testimonianza delle difficoltà che possono nascere da una burocrazia che non può mai essere abbastanza precisa da corrispondere alla realtà.
>> Buongiorno, Ieri è capitata una cosa spiacevole a scuola che ritengo una violenza psicologica verso mia figlia e verso me come madre. Mia figlia è stata assente da scuola solo perché aveva un po di raffreddore. Al rientro bisognava compilare un foglio che però non ho capito perchè indicava solo sintomi covid ma lei non aveva avuto quei sintomi e quindi mi è sembrato giusto non compilarlo. Buongiorno Dott. Focchi,
mio figlio D. sta soffrendo molto la lontananza dai suoi compagni di scuola. Anche l’idea di un ritorno “distanziato” a Settembre lo innervosisce parecchio. C’è anche da valutare che abito in una zona abbastanza rurale (problemi di connettività e lontananza fisica dai suoi amici) e che la scuola per lui era un momento di socialità fondamentale. Buongiorno dott. Focchi,
sono E., ho due figli piccoli (8 e 12 anni) che in questo periodo sono a casa, per ovvie ragioni, con me. C’è la didattica online ma non è la stessa cosa: si distraggono, fanno difficoltà a concentrarsi e onestamente spesso abbiamo anche problemi di connessione. Forse la difficoltà più grossa che sto affrontando è dare un ritmo alla giornata, imporre dei tempi da rispettare, ai miei figli. Caro dott. Focchi,
mio figlio frequenta la prima media, ha quasi 12 anni. Oggi ridendo mi ha "confessato" che con altri suoi compagni di classe stanno cercando di inventarsi un modo per marinare scuola: hanno (come tutti, ormai, credo) il registro elettronico, pertanto una eventuale assenza sarebbe subito rilevata dai genitori... immaginano di hackerare il sito, modificare password, etc. Mi sono dovuta chiedere: come fanno i ragazzi di oggi a trasgredire in modo relativamente semplice, come accadeva una volta? Avergli sottratto questi spazi, mettendo un po' tutto sotto controllo, non è controproducente? E come possiamo noi genitori "aiutarli" senza partecipare, dato che il nostro ruolo non può essere - in questo caso - quello dei compagni di una avventura, la trasgressione, che dovrebbero poter vivere da soli? Gentile dott. Focchi,
sono L., sono un po’ preoccupato perché in questi giorni mia figlia dovrebbe scegliere la scuola superiore e non ha idea di dove vorrebbe andare. Fortunatamente è brava abbastanza in tutte le materie, ma non ha qualcosa che sente “suo”. È giusto secondo Lei indirizzarla verso un Liceo, rimandando la decisione di cosa fare nella vita con l’università? Buongiorno dott. Focchi,
le scrivo perché mio figlio ha dato un pugno ad un suo compagno di classe. Premetto che mio figlio non ha mai dato segni di violenza e mi stupisce molto il suo comportamento. Lui mi ha raccontato che era da tempo che i compagnetti di classe lo bullizzavano, nulla di eclatante se l’evento viene preso singolarmente, ma se li accumuli, quei piccoli gesti diventano insopportabili. Mio figlio ha sbagliato, certamente, ma adesso le maestre hanno convocato solamente me, facendomi tutta la ramanzina, e purtroppo nessuno ha valutato l’accumulo di tensione che ha dovuto subire mio figlio. Ho provato a chiedere alle maestre di convocare i genitori dei bulli, in particolare di quello che si è preso il pugno in pancia e del suo amichetto, per capire come mai esiste questa situazione di bullismo in classe, e mi è stato detto molto sbrigativamente che lo faranno, ma ad ora, dopo due settimane, non è successo nulla. Buongiorno Dott. Focchi,
mi chiamo A., avrei bisogno di un confronto per capire cosa poter dire a mia figlia G. È una ragazza molto vispa e vivace, molto portata per l’arte e la matematica. Entro gennaio bisogna formalizzare le iscrizioni, cosa posso dire a G. per aiutarla a trovare la scuola più adatta a lei? Vorrebbe andare all’istituto d’arte ma non disdegna neanche l’idea di un liceo scientifico. Cosa direbbe Lei a sua figlia? Buongiorno dott. Focchi,
Le scrivo perché sono preoccupata per mia figlia di 15 anni. Mi sembrava molto apatica e l’unica cosa che faceva era passare ore sui social. Ho deciso di iscrivermi sui Instagram per guardare cosa pubblicava e ho visto che nelle storie parla più o meno direttamente di depressione ed ansia. Questo crea problemi anche a scuola, va a letto tardi dorme poche ore e la mattina è come uno zombie. Rispetto all’anno scorso i voti sono peggiorati tantissimo. Cosa mi consiglia di fare? Buongiorno dott. Focchi,
Mi chiamo A., oggi mio figlio ha iniziato la prima elementare ed è stato un dramma, non voleva lasciarmi e alla fine le maestre sono venute e l’hanno cercato di calmare, portandolo poi in classe. Premesso che non ha fatto ne il nido ne la materna, ho fatto di tutto per far sì che l’inizio delle elementari non fosse traumatico, gli ho spiegato che è una cosa bella andare a scuola, così studia e impara cose nuove e potrà farsi molti amichetti ed amichette. Ma oggi quando sono andata a prenderlo mi ha detto che non vuole più andarci, e mi sono sentita per un attimo persa. |
AutoreMarco Focchi riceve in Archivi
Ottobre 2024
|