Buon pomeriggio dottor Focchi, mi chiamo Luca e sono il padre di Marco, un ragazzo di 11 anni. Di recente, durante la festa di compleanno di un suo compagno di scuola, è successo qualcosa di davvero preoccupante.
Marco è stato coinvolto in una lite con alcuni ragazzi. Sembra che tutto sia iniziato da una piccola provocazione, ma Marco ha reagito in modo eccessivamente aggressivo. Ha cominciato a urlare, spingere e addirittura minacciare gli altri ragazzi.
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Buongiorno dottor Focchi,
qualche giorno fa, mia figlia di 7 anni è stata invitata ad un compleanno di una sua compagna di classe in cui c'erano dei cani e ha iniziato a tremare e a piangere, è stato difficile per lei partecipare e divertirsi perciò siamo andate via. Come posso far sentire meglio mia figlia riguardo alla sua paura degli animali? La ringrazio in anticipo. A. M. Buongiorno dottor Focchi,
ultimamente mio figlio, di 13 anni, ha grosse difficoltà a dormire. Le poche volte che riesce a riposare, si sveglia di soprassalto e fa incubi. Questo disturbo del sonno sta influenzando il suo umore e le sue prestazioni a scuola. Vorrei capire se c'è qualcosa di più profondo dietro a questa insonnia e come posso aiutarlo a dormire meglio. Ha qualche consiglio da darmi? Grazie mille per l'aiuto. S.D. Buongiorno dottor Focchi, sono la mamma di una bambina di 2 anni e ho bisogno del suo aiuto. Mia figlia sembra avere una passione per mettere tutto quello che trova in bocca. Abbiamo già avuto un episodio spiacevole quando ha ingoiato una moneta che ha trovato sul tavolo e siamo dovuti correre all’ospedale.
Ora, ogni volta che la vedo con qualcosa in mano, il mio cuore si ferma. Ho paura che possa ingerire qualcosa di pericoloso. Perchè mia figlia fa così? Come posso gestire questa situazione? Buongiorno dottor Focchi, sono un papà molto preoccupato e mi rivolgo a lei in cerca di qualche consiglio per aiutare mio figlio di 15 anni.
La sua insegnante, nell'ultimo colloquio, mi ha riferito che resta sempre in classe da solo durante l'intervallo e in generale non parla mai con nessuno! Non è mai stato molto socievole ma fino alle medie frequentava qualche compagno di classe e almeno con noi riusciva a scambiare due parole. Ad oggi non ha amici, è diventato totalmente solo, non si confronta più né con me né con mia moglie. Ha perso interesse per la vita. Trascorre la maggior parte del tempo nella sua stanza, disegna su dei fogli oggetti che sono frutto della sua immaginazione utilizzando solo una matita scura e sembra avere paura di uscire. Pubblico la lettera giunta da D., come testimonianza delle difficoltà che possono nascere da una burocrazia che non può mai essere abbastanza precisa da corrispondere alla realtà.
>> Buongiorno, Ieri è capitata una cosa spiacevole a scuola che ritengo una violenza psicologica verso mia figlia e verso me come madre. Mia figlia è stata assente da scuola solo perché aveva un po di raffreddore. Al rientro bisognava compilare un foglio che però non ho capito perchè indicava solo sintomi covid ma lei non aveva avuto quei sintomi e quindi mi è sembrato giusto non compilarlo. Buongiorno Dott. Focchi,
mio figlio D. sta soffrendo molto la lontananza dai suoi compagni di scuola. Anche l’idea di un ritorno “distanziato” a Settembre lo innervosisce parecchio. C’è anche da valutare che abito in una zona abbastanza rurale (problemi di connettività e lontananza fisica dai suoi amici) e che la scuola per lui era un momento di socialità fondamentale. Buongiorno dott. Focchi,
sono E., ho due figli piccoli (8 e 12 anni) che in questo periodo sono a casa, per ovvie ragioni, con me. C’è la didattica online ma non è la stessa cosa: si distraggono, fanno difficoltà a concentrarsi e onestamente spesso abbiamo anche problemi di connessione. Forse la difficoltà più grossa che sto affrontando è dare un ritmo alla giornata, imporre dei tempi da rispettare, ai miei figli. Caro dott. Focchi,
mio figlio frequenta la prima media, ha quasi 12 anni. Oggi ridendo mi ha "confessato" che con altri suoi compagni di classe stanno cercando di inventarsi un modo per marinare scuola: hanno (come tutti, ormai, credo) il registro elettronico, pertanto una eventuale assenza sarebbe subito rilevata dai genitori... immaginano di hackerare il sito, modificare password, etc. Mi sono dovuta chiedere: come fanno i ragazzi di oggi a trasgredire in modo relativamente semplice, come accadeva una volta? Avergli sottratto questi spazi, mettendo un po' tutto sotto controllo, non è controproducente? E come possiamo noi genitori "aiutarli" senza partecipare, dato che il nostro ruolo non può essere - in questo caso - quello dei compagni di una avventura, la trasgressione, che dovrebbero poter vivere da soli? Gentile dott. Focchi,
sono L., sono un po’ preoccupato perché in questi giorni mia figlia dovrebbe scegliere la scuola superiore e non ha idea di dove vorrebbe andare. Fortunatamente è brava abbastanza in tutte le materie, ma non ha qualcosa che sente “suo”. È giusto secondo Lei indirizzarla verso un Liceo, rimandando la decisione di cosa fare nella vita con l’università? |
AutoreMarco Focchi riceve in Archivi
Maggio 2024
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