Buon pomeriggio dottor Focchi, mi chiamo Luca e sono il padre di Marco, un ragazzo di 11 anni. Di recente, durante la festa di compleanno di un suo compagno di scuola, è successo qualcosa di davvero preoccupante. Marco è stato coinvolto in una lite con alcuni ragazzi. Sembra che tutto sia iniziato da una piccola provocazione, ma Marco ha reagito in modo eccessivamente aggressivo. Ha cominciato a urlare, spingere e addirittura minacciare gli altri ragazzi. È stata una situazione molto difficile da gestire e mi ha lasciato davvero preoccupato per il comportamento di mio figlio. Vorrei capire come posso aiutarlo a gestire meglio la sua rabbia e ad affrontare in modo più appropriato le situazioni simili in futuro.
Grazie per il suo aiuto. F.L. >> Gentile Luca, In primo luogo una domanda: l’aggressività di Marco si è manifestata solo in quell’occasione o ha avuto modo di constatarla in altri momenti? Glie lo chiedo perché si tratta di capire se è un tratto caratteriale costituito o semplicemente una reazione momentanea. Nel secondo caso la questione sarebbe da affrontare con una certa profondità e sondare quali relazioni o esperienze hanno determinati in lui un tratto caratteriale di aggressività. Nel primo caso si tratta invece di capire cosa lo ha toccato nella “piccola provocazione”. A volte, cose che dall’esterno ci sembrano piccole o di poca importanza vanno a colpire punti sensibili profondamente vulnerabili che si rivelano solo in queste particolari occasioni. Il consiglio che le darei è dunque di parlare con suo figlio per permettergli di esprimere cosa lo ha ferito al punto di provocare in lui una reazione apparentemente spropositata. Se invece siamo nel caso di una rabbia caratteriale, il consiglio è senz’altro di sentire un professionista. Un cordiale saluto Marco Focchi
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AutoreMarco Focchi riceve in Archivi
Settembre 2024
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