Buonasera, sono il padre di un bambino di 9 anni, siamo di Milano, da alcuni mesi mio figlio ha dei grossi problemi a scuola (e a casa), prende spesso delle note perché gli insegnanti non hanno capito la sua situazione problematica. Oltretutto le insegnanti sono nuove perché ci sono state delle sostituzioni nel personale. Io e la mia (ex) compagna ci siamo separati un anno fa, dopo una storia tormentata soprattutto a causa dei suoi problemi. Aveva tentato il suicidio cinque anni fa e l’ha di nuovo fatto solo due settimane fa. Io le voglio bene ma a un certo punto non ce l’ho più fatta e me ne sono andato. Il bambino sta principalmente con me e con i nonni, anche se vede spesso la madre la quale fino a qualche tempo fa lo accompagnava anche alle sedute all’asl, dove sostanzialmente lo facevano giocare e ne approfittavano per parlare e curare lei. Era un po’ una scusa, un motivo per far parlare lei con degli psicologi, dato che è sempre stata restia. In pratica sono entrambi seguiti da questi psicologi, ma trovo che non ci sia un coordinamento o una comprensione fra loro e le insegnanti di mio figlio, perché nonostante siano a conoscenza della situazione tendono a trattare mio figlio come uno “normale”, come se fosse un bambino con una famiglia normale. Ho pensato che ciò avvenga anche a causa di una carenza di personale (se non di volontà..) all’asl nell’occuparsi a fondo del caso di mio figlio. Pensavo dunque di rivolgermi parallelamente a un professionista in privato. Lei potrebbe supportarmi nella comunicazione con gli insegnanti e nel far capire loro la situazione di mio figlio? Ringraziandola molto, cordiali saluti,
F.G. >Gentile signore, posso senz’altro darle tutto il sostegno necessario per comunicare con le insegnanti di suo figlio, anche se non penso sia una posizione necessariamente negativa da parte loro quella di trattarle il bambino come normale. Non so l’entità dei problemi che suo figlio manifesta, ma sicuramente, per quanto seri siano, un atteggiamento stigmatizzante non lo aiuterebbe. Detto questo cosa significa trattarlo come normale? Porre esigenze al di là delle sue possibilità? Se questo fosse il caso occorrerebbe instaurare una buona comunicazione con le insegnanti per dar loro l’esatta dimensione delle difficoltà che sta affrontando. In questo caso potrebbe essere più favorevole la situazione in cui io parlassi con lo psicologo della scuola, facendo passare attraverso lui il messaggio che vogliamo far giungere alle insegnanti. Dott. Marco Focchi
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Ottobre 2024
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