Dottore, ma quando nella scuola sono gli insegnanti stessi che vacillano a chi l'alunno deve fare riferimento per poter fare riferimento all'inconscio..che semmai è da creare per altro? Siamo nell'era per pressapochismo. La mia testimonianza fa riferimento a mio nipote III media, scuola media Zanelli di Cusano Milanino, nuovo preside, insegnanti che mettono al corrente gli alunni di loro problemi personali gravi, pianti collettivi e passi per le lacrime dei ragazzi, ma che un insegnante pianga eh no! Cosa abbiamo da insegnare alla nuova generazione che riesca ad imprimere nel subconscio un modello da seguire, una coscienza da creare? I.G. >Gentile I.G., gli insegnanti sono in grande difficoltà nella scuola per mille ragioni, per il declino della loro autorità, per un inadeguato riconoscimento del loro ruolo, per una conflittualità con le famiglie sempre più accentuata. Si capisce dunque che possano presentare delle defaillances anche sul piano personale. Questo naturalmente non giustifica che facciano ricadere le loro problematiche sugli studenti. Occorre sempre tenere presente la dissimmetria nei rapporti tra insegnante e alunno, e comunque tra adulto e minore. La testimonianza che lei porta parla di persone che avrebbero bisogno di aiuto, e probabilmente di essere seguite professionalmente sul piano personale. Nella mia esperienza nella scuola ho visto che la presenza di uno psicologo in ambito scolastico può giovare molto anche per questo aspetto: non sono solo gli studenti che vanno aiutati e sostenuti, e a volte possono essere gli insegnanti ad avere cedimenti e ad avere necessità di un intervento. Dott. Marco Focchi
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Ottobre 2024
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