Sono preoccupato per mio figlio. Fa continui capricci, vere e proprie scenate isteriche delle quali francamente mi vergogno e fatico a tollerare. Mia moglie è molto più paziente di me, spiega, cerca di capire. Io tante volte mi innervosisco e faccio la parte del "cattivo". Mi dispiace vederlo che mi guarda di traverso con gli occhi gonfi di lacrime, non vorrei trovarmi a questo mi sento poi dispiaciuto ma non so come fare altrimenti. Leonardo ha 5 anni. Non solo ha questi "no" continui qualsiasi cosa gli si proponga, ma diventa talvolta "aggressivo". Capita a scuola con i compagni più grandi di lui. Capita a casa con il fratellino di undici mesi. Anche mentre sono con lui, dedicandogli quindi tutta l'attenzione del caso, parte e va a dare un pugno al fratello. Immagino che possa esserci una quota di gelosia ma facciamo il possibile per dedicare ad entrambi tutta l'attenzione. Non capisco da dove origini tutta questa rabbia e non so francamente come sia meglio comportarsi. Temo che questo suo atteggiamento possa creare grane con i compagni a scuola, temo che da qualche spinta possa passare ad altro e che questo giochi contro il futuro che vorrei per mio figlio. La ringrazio se potrà darci qualche indicazione o spunto su cui riflettere
P. V. >Gentile signore, La prima domanda che mi viene da porle è: da quanto tempo si manifesta l'aggressività che mi descrive? È sempre stata un tratto del carattere del bambino o è insorta in un dato momento? Mi dice infatti che Leonardo ha un fratellino di 11 anni e che manifesta anche con lui questo comportamento. Nella prospettiva abituale, quando si considerano le problematiche di un bambino, vengono attentamente soppesate le relazioni genitoriali, ma non sempre si dedica la stessa attenzione a eventuali fratelli o sorelle presenti nella famiglia. La relazione con il fratello, nel caso di Leonardo può essere di grande importanza. Un bambino che fino all'età di quattro anni è il polo esclusivo degli affetti dei genitori, e si sente poi spodestato dalla presenza di un nuovo arrivato, può reagire in molti modi, ma la reazione primaria è di angoscia e di gelosia. Da questi sentimenti negativi un bambino a volte si difende con l'aggressività, e questo potrebbe essere uno dei motivi del comportamento di Leonardo. Un'aggressività inizialmente rivolta al fratellino si maschera generalizzandosi, dando luogo alla situazione che mi descrive. Il suggerimento che posso darle è quindi di considerare questo aspetto è di valutare come è stato presentato a Leonardo l'arrivo in famiglia del fratellino. Un saluto, dr Marco Focchi
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Settembre 2024
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