Buongiorno, nostro figlio ha 14 anni ed è ripetente. Uno degli unici due di tutta la scuola. Il nostro problema è che lui non ha voglia di studiare e non ha problemi a dirlo. Anche gli insegnanti lo confermano, lui non crea problemi ma semplicemente aspetta che finisca la mattinata. Di questo passo abbiamo paura che non finisca nemmeno le medie, figuriamoci se poi andrà avanti. Ma come è possibile? Sua sorella è già al liceo ed è una ragazza studiosa. Abbiamo provato a spiegarglielo in tutti i modi che senza studiare avrà dei grandi problemi in futuro, ma lui tira fuori teorie che tanto l'Italia fa schifo, parla come uno navigato anche se è poco più di un bambino. Però non è sofferente, ha degli amici (che a me sinceramente non piacciono) e comunque non è chiuso in se stesso. Non studia, punto. Gli insegnanti non ci danno un grande aiuto, come se ormai lo avessero etichettato come irrecuperabile. Cosa possiamo fare?
Non riusciamo ad accettare che nostro figlio forse non terminerà nemmeno le medie, non riusciamo ad immaginare un futuro per lui. Grazie D.N. >Gentile signore, bisognerebbe naturalmente capire cosa ha portato suo figlio a questa situazione di radicale rifiuto dello studio. Non basta dire che non ha voglia o che è irrecuperabile, perché una posizione decisa come quella che mi descrive deve avere delle ragioni di fondo. La difficoltà in questo caso è che appare ormai una posizione razionalizzata, assunta da suo figlio come egosintonica, cioè non sentita conflittuale con i propri ideali e non fonte di sofferenza. Lei mi descrive la sua impossibilità di accettare che suo figlio possa non terminare neppure le medie, ed è dunque lei, e non suo figlio, a soffrire della situazione. Evidentemente suo figlio non ha fatto suoi gli stessi ideali che lei sente importanti. Come si è creato questo conflitto, o quantomeno questa divergenza? Non dico che necessariamente i figli debbano abbracciare gli ideali dei padri, ma un'antitesi frontale come quella che mi descrive deve nascere da qualche ragione che ha radici nel vostro rapporto. Dovreste riuscire a parlarne, anche se forse ormai questo tipo di dialogo tra voi ha preso strade fossilizzate. La cosa migliore sarebbe allora sentire un esperto che possa aiutarvi a riaprire e a fluidificare un discorso che tra voi ha preso una piega difficile, e aiutare così suo figlio a un ripensamento autentico. Un saluto, Dott. Marco Focchi
0 Comments
Leave a Reply. |
AutoreMarco Focchi riceve in Archivi
Ottobre 2024
|