Girando su internet sono capitata sull’articolo pubblicato sul suo sito “Ridefinire la malattia mentale l’inutilità della diagnosi del 3.3.2015 di T. M Luhrmann, docente di Antropologia presso la Stanford University Capire la psicosi e la schizofrenia
Mi ritengo una persona molto indecisa, con un livello scolastico di III media e con molta difficoltà a capire le cose che leggo. Sono una madre di 66 anni, di Pisa, a mio figlio di 42 anni è stata diagnosticata la schizofrenia all’età di 28 anni, ricorreva l’anno 2001 Nell'ambito di un programma chiamato “Criteri del campo di ricerca”, tutta la ricerca deve cominciare da una matrice di strutture neuroscientifiche (geni, cellule, circuiti) che attraversano diagonalmente i domini comportamentali, cognitivi e sociali (paura acuta, perdita, eccitazione). Per fare un esempio tratto dal sito web del programma, i ricercatori psichiatrici non studieranno più le persone ansiose, studieranno i circuiti della paura. Ho riscontrato che il fattore genetico può essere implicato in quanto anche io ho avuto diversi problemi attribuibili a questi tipi di problematiche. Gli è stato prescritto 3 ml di risperdal al giorno che assume da 17 anni Sentiva voci che gli parlavano e scuoteva la testa Non mostrava più affettività nei confronti di nessuno Non voleva andare a lavorare, ossessionato dalla paura di essere seguito Difficilmente parlava o esprimeva una sua opinione Le voci sono scomparse, ma non parlava mai e non faceva nessun gesto affettuoso Circa due anni fa ho smesso drasticamente il risperdal ed ho iniziato a dargli centrifugati di 3 carote, 3 gambi di sedano, 5 aranci, 4 mele alternando con altri tipi di frutta Migliorò nella comunicazione e nell’affettività ma gli rimasero i tic agitava la mano sinistra in continuazione parla da solo e ripete la stessa frase in continuazione. Ricominciai con il Risperdal dandogli sempre i centrifugati, smise con il tic alla mano ricominciò a parlare e ad essere più affettuoso attualmente prende un integratore di niacina 72Mg e B-6 100Mg al giorno ho notato che il padre riesce a portarlo fuori ogni giorno. Potrò mai riprovare a sospendere il risperdal o dovrà prenderlo tutta la vita? Ha un addome molto gonfio, nasconderà qualche altra patologia? Ha cosa devo stare attenta Crea assuefazione? La ringrazio e mi scuso per il disturbo Risposta Gentile signora, non posso naturalmente darle indicazioni farmacologiche attraverso il sito. A questo scopo occorre parli con lo psichiatra che ha seguito la situazione o con uno psichiatra per lei di fiducia. Quando dice di aver smesso drasticamente il risperdal spero che lo abbia fatto sotto controllo medico, perché si tratta di un farmaco importante che non può essere trattato con leggerezza. Quanto ai problemi che lei si pone sulla genesi della schizofrenia bisogna dire che evidentemente ci sono diverse scuole di pensiero. Quelle biologiste si orientano verso la ricerca di una causalità genetica, quelle psicoanalitiche si orientano sullo studio della complessità relazionale in cui il paziente si trova e sulle ricadute che questo ha nell’inconscio. Se chiede il mio parere personale ritengo che la soggettività umana sfugga alla misurabilità e al calcolo su cui si basa la ricerca scientifica, che per sua vocazione deve tendere all’universale. La Lo studio e il trattamento della soggettività richiede invece un’indagine approfondita che possa venire a capo dell’assoluta singolarità del caso. Questo è quel che fa la psicoanalisi, a partire da un rigore teorico e pratico diverso da quello della scienza. Ogni forma di pensiero ha le sue peculiarità epistemologiche di cui occorre tenere conto, per non rischiare di usare strumenti potenti, come quelli del discorso scientifico, in un campo che non essendo appropriato, ne risulterebbe distorto. Un cordiale saluto Dr. Marco Focchi
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Maggio 2021
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