Clinica delle invenzioni singolari. XXI Giornate ELP- Barcellona, 5-6 novembre 2022 Ascoltato nella sua singolarità nessun essere umano può essere considerato normale, se si parte dallo scompiglio indotto nel suo programma istintivo dall'incontro contingente con il linguaggio. Il soggetto così, traumatizzato dall’urto delle parole con un sottobosco di pulsioni disorganizzate, sentirà aprirsi in sé una breccia che irrimediabilmente segnerà per lui un destino, quello di fare i conti con i significanti che lo determinano. Il parlêtre — come Lacan chiamava la singolarità dell'essere parlante — diventerà prigioniero di parole dalle quali rimarrà più o meno soggiogato. A volte rimarrà loro strumento. Altre volte potrà trovare modi di fare con la materia della sua lalangue e con gli affetti che genera. UFORCA 2022 L'argomento Questioni contemporanee sulla sessualità L’esistenza di una problematica contemporanea della sessualità implica sia inscritta sulla linea del tempo. Non siamo più nell’epoca del puritanesimo e della repressione vittoriana sfociate nell'invenzione della psicoanalisi. Non siamo più al tempo della liberazione sessuale legata all'insurrezione del maggio ’68. Neppure la pornografia, divenuta routine diffusa, e la sua controparte religiosa fondamentalista, sono più attuali. È il momento della transizione per realizzarsi, sperimentando le infinite combinazioni rese possibili dal significante e dalla scienza. Queste transizioni sono raddoppiate dalla gamma di tutte le sfumature di rifiuto del Nome-del-Padre come attribuzione di un'identità, rifiuto che va dalla semplice indifferenza all'odio, passando per la rivendicazione. Questi sconvolgimenti nella problematica della sessualità nel corso del tempo hanno tuttavia in comune un vero e proprio nucleo che rimane intatto: la differenza tra due sessi, la cui relazione non è descritta da nessun libro di testo.[1] Questo nucleo irriducibile si trova in ciascuna di queste tappe, e possiamo considerare che la repressione e il suo opposto, la libertà sessuale, sono solo modi diversi di rispondere a questo reale. L'era delle transizioni deve essere inclusa tra queste risposte. La transizione non è estranea alla psicoanalisi. Uno degli esempi clinici più studiati da generazioni di analisti, il caso del presidente Schreber, si era dedicato a pratiche transessuali.[2] Per altro verso, anche una cura analitica è una transizione. Si viene spinti a iniziarla da un sentimento di discordanza con i propri ideali, e se ne esce identificati, non con se stessi, ma con il proprio sintomo. Notiamo che i soggetti contemporanei che soffrono di un'incompatibilità tra lil modo in cui vivono la loro identità sessuale, e quella di cui il loro corpo porta i segni, si rivolgono all'analista. Malgrado una barriera impermeabile li separi a volte dall'inconscio, alla radice di questo disagio sentono l'eco di una possibile verità. Lo psicoanalista si dà il compito di tenere aperta la via verso questa verità che allontana la sessualità umana dal semplice funzionamento degli organi riproduttivi. Durante il convegno dell'Uforca di sabato 18 giugno 2022, vedremo che lo psicoanalista non giudica la scelta fatta dal soggetto in relazione alla sua identificazione sessuale e al suo modo di godere. Piuttosto, lo segue nel processo che scaturisce dalla sua scelta, facendo in modo che il soggetto possa annodare nel modo migliore il reale del suo organismo con quanto gli viene dall'Altro del discorso contemporaneo. Gil Caroz ________________________ [1] Cfr. Miller J.-A. e Marty É.,,« Entretien sur « Le sexe des Modernes » », Lacan Quotidien, n° 927, 29 mars 2021, lacanquotidien.fr [2] Cfr. Lacan J., “Su una questione preliminare a ogni possibile trattamento della psicosi”, Scritti, Einaudi, Torino 2002. |
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