Il prossimo Congresso Europeo di Psicoanalisi, Pipol 11, si terrà l'1 e il 2 luglio 2023 al Palais des Congrès di Bruxelles. Il direttore, Guy Poblome, presentandolo in un video nelle ultime Giornate Nazionali ELP, ha svelato la logica della proposta: prendere come argomento di lavoro un tema che oggi è tornato alla ribalta nelle nostre società: il patriarcato, e nello stesso tempo fare una lettura psicoanalitica di questo tema. Il discorso femminista più in voga considera il patriarcato responsabile di una significativa parte del disagio della civiltà contemporanea. Legato agli studi delle università nordamericane quoto discorso trova eco nei media, e si fa sentire anche nelle parole degli analizzanti. Il titolo del Congresso annuncia però anche la prospettiva clinica e critica su questo fenomeno, che permetterà di chiarire non solo le coordinate in cui si manifesta: sociali, culturali, economiche, e politiche, ma anche le sue prospettive teoriche, che in alcuni casi risalgono a concezioni pre-psicoanalitiche, e che soprattutto escludono dalla riflessione sull'argomento la dimensione parlante degli esseri umani (potremo esplorare a quali concezioni del linguaggio si riferiscano alcune di queste teorie) e trascurano anche, in molti casi, la dimensione inconscia. Per fare questa lettura, possiamo per fortuna confrontarci con il modo in cui Lacan si è posizionato rispetto ai dibattiti femministi degli anni ’70. Per quanto oggi la situazione sia differente, alcune somiglianze ci inducono a seguire con interesse la sua presa di posizione in quel dibattito. Lacan dialogava con alcune di queste femministe, le ascoltava e le leggeva attentamente. Tra loro ci sono Hélène Cixous, Luce Irigaray, Julia Kristeva. Molte hanno anche seguito il suo seminario. Quello del post-sessantotto era un momento molto particolare in Francia, un momento di rivolta culturale. Il femminismo ha avuto allora un periodo di massimo splendore, e si accompagnava a un generale desiderio di liberazione sessuale diffuso in tutta la società. L'intervento di Lacan è stato ampio in un contesto sociale radicalmente rinnovato per quanto riguarda la sessualità femminile - anche se sicuramente avrebbe potuto avere uno spazio maggiore - e Lacan non ha mancato di sottolinearlo con un certo umorismo in una lezione del Seminario Ancòra. In quell'occasione parlò del godimento femminile come di un godimento non tutto, un godimento del corpo al di là del fallo, e scherzando disse che questa espressione avrebbe potuto essere il titolo di un libro: Al di là del fallo. “Sarebbe divertente. E darebbe una vera e propria consistenza al movimento di liberazione della donna " È stato un momento esaltante, e Lacan ha saputo raggiungere i giovani, gli omosessuali e le donne senza che l'orientamento dato alla psicoanalisi fosse sviato dalla pressione degli ideali sociali del femminismo politico, della liberazione sessuale o dei movimenti LGBT+. Questo costituisce un grande esempio per noi. Ci permette di provare a rispondere alla domanda: come partecipare pienamente a un tema di attualità senza lasciarsi trascinare dalle questioni sociale del tempo, e mantenendo fermamente la nostra concezione? Quattro incontri ci permetteranno di approfondire questo tema e si svolgeranno presso la sede della Escuela Lacaniana de psicoanalisi, Calle Reina 31, 1° a destra, il terzo martedì di marzo, aprile, maggio e giugno, alle h20,00. Coordinamento: Miriam Chorne e Ivanna Mafrand Commissioni di lavoro: Andel Balseiro, Estrella Garrido, Laura Junquera, Jesús Rubio. Informazioni sull'evento: Miriam Chorne : <[email protected]>
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Ottobre 2024
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