Daniele mi chiede un appuntamento. Anche se è giovanissimo, non ha ancora compiuto16 anni, è lui stesso che mi telefona.
Quando lo vedo, mi dice che ha una zia psicologa e che è stata lei a suggerirgli di prendere contatto con me. Si presenta come un ragazzo intelligente, più maturo della sua età, con un eloquio brillante e un linguaggio ricco ed espressivo, anche se finora a scuola se la cava per il rotto della cuffia. Mi racconta che già da qualche anno non è sicuro di essere eterosessuale, ma neppure di essere omosessuale; si sente attratto sia dalle ragazze sia dai ragazzi, anche se la sua prima esperienza sessuale è avvenuta qualche mese prima con un compagno di scuola più grande di lui di un paio di anni. Nelle ultime settimane "si è messo" con una ragazza che ha conosciuto in palestra, che lo attrae e lo intimidisce allo stesso tempo. La sua confusione rispetto alla propria identità sessuale è salita alle stelle. Iniziamo un percorso terapeutico che durerà quasi tre anni, durante i quali seguo Daniele nelle sue esperienze di vita e, parallelamente, lavoro con lui sulle tematiche profonde che lo interrogano. Emergono anche importanti ricordi, che fanno pensare a una scelta sessuale già avvenuta tempo addietro, ma non ancora accettata e, soprattutto, non ancora accettabile. Capisco che non posso forzare, ma solo aiutare Daniele a prepararsi alla sua vita affettiva futura. Dopo due anni dal nostro ultimo incontro, Daniele mi telefona per fissare un incontro. Mi ha cercato per raccontarmi che tra pochi giorni andrà a vivere con Matteo, un ragazzo conosciuto durante l'Erasmus l'anno precedente. Sta frequentando l'università con ottimi risultati e occasionalmente già lavora nel campo che ha scelto. Matteo non ha più dubbi su quello che è e su quello che desidera. L'essere venuto a comunicarmelo ha il significato di validazione della sua consapevolezza, oltre quello di fissare un punto fermo all'interrogativo con il quale si era presentato qualche anno prima.
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Problemi di coppiaLa coppia contemporanea ha un desiderio legittimo: stare bene insieme.
I cambiamenti culturali, sociali ed economici degli ultimi decenni hanno inciso profondamente sulle aspettative e sugli obiettivi dello stare in coppia. Se in un passato ancora vicino l'essere coppia si sovrapponeva quasi completamente all'essere famiglia, oggi la coppia è qualcosa di unico e diverso, ci siano o meno dei figli. > Continua a leggere Dott.ssa Alessandra MilesiPsicologa clinica, esercita a Milano, dove riceve in viale Gran Sasso 28,
Email: [email protected] È iscritta all'Ordine degli psicologi della Lombardia, n. 5451. La pratica clinica è il cuore della sua attività, che si rivolge a individui, coppie e famiglie, con cui ha maturato una lunga e articolata esperienza. L'idea centrale del suo lavoro è quella di offrire percorsi personalizzati, in grado di rispondere alla varietà e alla particolarità delle problematiche contemporanee. Ha preso parte a diversi progetti di ricerca, ed è autrice e coautrice di articoli pubblicati su riviste italiane e straniere. Ha inoltre lavorato nell'ambito del Servizio pubblico, svolgendo attività di formazione e supervisione. > Leggi il profilo completo |