Albertina (nome di fantasia) è una graziosa ragazza di 16 anni, lunghi capelli lisci e lucenti e un sorriso un po' timido. Arriva da me accompagnata dalla madre. Il problema che preoccupa i genitori è che Albertina da qualche mese mangia poco e malvolentieri. Il pasto può durare anche due ore, durante le quali la ragazza riesce a introdurre qualche boccone di cibo, bevendo dell'acqua per cacciarlo giù. Albertina dice di avere qualcosa che ostruisce la gola e che le impedisce di mangiare normalmente. Ha perso qualche chilo e fa fatica a concentrarsi nello studio.
Già nei primi incontri, nei quali Albertina viene sempre accompagnata dalla madre, mi rendo conto che non si tratta, come avrebbe potuto sembrare a prima vista, di un disturbo alimentare. Non sono presenti tutta una serie di elementi che configurano nella stragrande maggioranza dei casi questo tipo di problema. Decido di vedere una volta Albertina da sola e di dare un appuntamento anche a tutta la famiglia (madre, padre, Albertina e la sorella). Proprio questi incontri si rivelano essenziali. Durante la seduta individuale devo aiutare Albertina ad aprirsi. Le domande che le faccio la aiutano a dirmi che cosa la preoccupa: si è accorta di essere attratta dalle persone del suo sesso e da tempo legge quello che trova su internet a riguardo, ma non riesce a parlarne in casa. Il nodo alla gola è questa cosa, per lei gigantesca, che non la fa quasi respirare, figuriamoci mangiare! Mi accorgo che già averne parlato con me le dà sollievo ed esce dalla seduta più serena. La settimana successiva vedo la famiglia. La comunicazione tra i vari membri appare difficile e contratta; il padre è piuttosto autoritario, la sorella maggiore è del tutto concentrata su di sé e la madre è più riservata rispetto a quando la vedo sola insieme alla figlia. Si capisce come Albertina faccia fatica ad aprirsi con loro. Al successivo appuntamento, Albertina comunica in seduta alla madre di essere lesbica. Dice di sentirsi meglio, ha ripreso a mangiare normalmente e riesce a concentrarsi maggiormente sullo studio. Mi dice con un sorriso che ora può andare avanti da sola. Comincia qui un lavoro di accettazione e di elaborazione da parte della madre, figura essenziale nelle dinamiche comunicative di questa famiglia. Il breve percorso che la madre fa con me, apre alla condivisione da parte di tutta la famiglia dell'identità sessuale di Albertina.
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Problemi di coppiaLa coppia contemporanea ha un desiderio legittimo: stare bene insieme.
I cambiamenti culturali, sociali ed economici degli ultimi decenni hanno inciso profondamente sulle aspettative e sugli obiettivi dello stare in coppia. Se in un passato ancora vicino l'essere coppia si sovrapponeva quasi completamente all'essere famiglia, oggi la coppia è qualcosa di unico e diverso, ci siano o meno dei figli. > Continua a leggere Dott.ssa Alessandra MilesiPsicologa clinica, esercita a Milano, dove riceve in viale Gran Sasso 28,
Email: [email protected] È iscritta all'Ordine degli psicologi della Lombardia, n. 5451. La pratica clinica è il cuore della sua attività, che si rivolge a individui, coppie e famiglie, con cui ha maturato una lunga e articolata esperienza. L'idea centrale del suo lavoro è quella di offrire percorsi personalizzati, in grado di rispondere alla varietà e alla particolarità delle problematiche contemporanee. Ha preso parte a diversi progetti di ricerca, ed è autrice e coautrice di articoli pubblicati su riviste italiane e straniere. Ha inoltre lavorato nell'ambito del Servizio pubblico, svolgendo attività di formazione e supervisione. > Leggi il profilo completo |