PROBLEMI DI APPRENDIMENTO
In cosa consistono
Imparare può essere un piacere o può essere un problema. Il momento in cui si accende la lampadina e quel che sembrava opaco diventa improvvisamente luminoso è senz’altro gratificante. Perché allora, a volte, a scuola ci troviamo di fronte a bambini con difficoltà di comprensione? Potremmo liquidare la questione dicendo che sono meno intelligenti. Cos’è però l’intelligenza? Alfred Binet, l’inventore dei test d’intelligenza, diceva: l’intelligenza è quel che i miei test misurano. Ci sono quindi molte componenti, e non un’entità astratta come l’intelligenza, che entrano in gioco per determinare un blocco della comprensione.
Origine
L’origine può essere emotiva. Un’angoscia elevata impedisce la concentrazione su un compito particolare, perché focalizza il pensiero sull’oggetto angosciante. Un’inibizione può anch’essa ostacolare la comprensione. Un bambino che si senta investito di aspettative troppo grandi per lui, e tema di deludere i genitori, può entrare in una spirale negativa che paralizza in lui ogni capacità di lettura della situazione. Anche conflitti emotivi troppo accentuati possono rallentare o impedire la concentrazione necessaria al compito di capire. È noto il fenomeno di calo del rendimento scolastico quando un bambino si trova in una situazione famigliare turbata, come per esempio nel momento di una separazione.
Come affrontarli
Per affrontare queste difficoltà nel bambino occorre innanzi tutto la collaborazione degli adulti di riferimento. Nella mia esperienza di consulente per la scuola spesso sono riuscito a sbloccare situazioni che destavano allarme semplicemente parlando con i genitori o con gli insegnanti, senza necessità di coinvolgere direttamente il bambino. Molto spesso, più spesso di quanto non si immagini, le difficoltà del bambino sono il riflesso di di momenti difficili per gli adulti intorno a lui.
In cosa consistono
Imparare può essere un piacere o può essere un problema. Il momento in cui si accende la lampadina e quel che sembrava opaco diventa improvvisamente luminoso è senz’altro gratificante. Perché allora, a volte, a scuola ci troviamo di fronte a bambini con difficoltà di comprensione? Potremmo liquidare la questione dicendo che sono meno intelligenti. Cos’è però l’intelligenza? Alfred Binet, l’inventore dei test d’intelligenza, diceva: l’intelligenza è quel che i miei test misurano. Ci sono quindi molte componenti, e non un’entità astratta come l’intelligenza, che entrano in gioco per determinare un blocco della comprensione.
Origine
L’origine può essere emotiva. Un’angoscia elevata impedisce la concentrazione su un compito particolare, perché focalizza il pensiero sull’oggetto angosciante. Un’inibizione può anch’essa ostacolare la comprensione. Un bambino che si senta investito di aspettative troppo grandi per lui, e tema di deludere i genitori, può entrare in una spirale negativa che paralizza in lui ogni capacità di lettura della situazione. Anche conflitti emotivi troppo accentuati possono rallentare o impedire la concentrazione necessaria al compito di capire. È noto il fenomeno di calo del rendimento scolastico quando un bambino si trova in una situazione famigliare turbata, come per esempio nel momento di una separazione.
Come affrontarli
Per affrontare queste difficoltà nel bambino occorre innanzi tutto la collaborazione degli adulti di riferimento. Nella mia esperienza di consulente per la scuola spesso sono riuscito a sbloccare situazioni che destavano allarme semplicemente parlando con i genitori o con gli insegnanti, senza necessità di coinvolgere direttamente il bambino. Molto spesso, più spesso di quanto non si immagini, le difficoltà del bambino sono il riflesso di di momenti difficili per gli adulti intorno a lui.