DOVUNQUE ALTROVE I topoi freudiani e il problema del soggetto nel pensiero psicanalitico Amelia Barbui e Marco Focchi Capitolo nono LO SCHEMA TEMPORALE DELLA RIPETIZIONE La sublimazione, che abbiamo definito in base all‘inversione del sintomo nella fantasia, deve essere ora posta in relazione con gli altri elementi che la specificano come particolare forma d‘atto. A tale scopo occorre riprendere il quadrato, costruito a partire dal gruppo di Klein in base alle operazioni di alienazione e di verità, che nei capitoli precedenti ci è servito per articolare la struttura soggettiva nella divisione tra l‘io dell‘alienazione e il soggetto dell‘inconscio. La ripetizione nevrotica non fa che tornare su questa divisione tentando invano di suturarla in quanto le sue due componenti non possono aver luogo simultaneamente. Nella situazione analitica siamo tuttavia in grado di realizzare una forzatura temporale che, senza saldarle, mette in correlazione le due parti della divisione soggettiva. Ripetizione originaria e ripetizione nevrotica Prendendo come punto di partenza la condizione della ripetizione in analisi, si può ora utilizzare il quadrato per mostrarne gli esiti possibili, anche in questo caso relativi alle operazioni di alienazione e di verità. Diversamente dalla precedente costruzione, che definisce la topologia del soggetto, il nuovo quadrato è uno schema temporale che ha all‘origine la ripetizione come atto fondante il soggetto nella propria divisione. Al cuore della ripetizione vi è sempre un insuccesso. Come principio che dirige il campo soggettivo, essa è mossa infatti dall‘obiettivo di riacquistare il godimento mitico, perduto irreversibilmente con l‘accesso al linguaggio. I significanti della domanda inconscia articolati nella pulsione si ripetono, ruotando intorno a un interrogativo sull‘essere. Nel momento della scelta alienante il soggetto ha perso infatti una porzione d‘essere, e la ripetizione lo riconduce costantemente all‘appuntamento mancato in cui si è ritirato il godimento. Il fatto che l‘analisi porti a compimento la ripetizione nevrotica significa, in un certo senso, che ne realizza l‘insuccesso. Quel che non è accaduto come appuntamento mancato, si rivela impossibile quando il soggetto è reso presente alla propria divisione. Il passaggio all‘atto Una particolare via di realizzazione soggettiva è la radicalizzazione del non penso nel rigetto dell‘inconscio. E ‘la modalità del passaggio all‘atto, formulabile «non penso, agisco», cui corrisponde «non ne voglio sapere del sapere inconscio».
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Aprile 2025
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