![]() Emilia Cece Lettura di L'inconscio algoritmico e l'amore, di Marco Focchi Il testo di Marco Focchi, raccoglie le conferenze più importanti degli ultimi sei anni, si presenta come una sinfonia ed è dunque, un testo che si fa ascoltare. Da Milano a Parigi, da Ravenna a Plovdiv, da Madrid a Napoli, a Siviglia, a Bologna, raccoglie l’eco della psicoanalisi lacaniana nel mondo. Scorrendone la partitura, si può notare subito, dall’Overture, che l’opera procede come in dispersione caleidoscopica, ma tra le parti si nasconde il filo che le conferisce una sua specifica struttura unitaria, una cornice nella quale si può inquadrare la ricerca più attuale dell’autore.
0 Comments
![]() Chiara Rossi In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale acquisisce un ruolo sempre più significativo nella nostra quotidianità, la psicoanalisi si trova di fronte a una sfida cruciale: preservare la propria specificità e rilevanza in un mondo che tende a ridurre ogni esperienza a risposte immediate e processi standardizzati. Sebbene l'IA si presenti come uno strumento potente, capace di replicare alcune funzioni cognitive umane, la sua capacità di comprendere e interagire con la realtà rimane profondamente diversa da quella dell'intelligenza umana. È proprio in questa divergenza che si apre lo spazio per una riflessione psicoanalitica sul senso dell’intelligenza e del sapere. Il termine intelligenza artificiale risulta, infatti, per sua natura ampiamente indeterminato e sfuggente. Benché si riferisca a un insieme specifico di progetti, realizzazioni teoriche e tecnologiche, l'IA manca di una definizione univoca e ufficialmente condivisa, restando un concetto in continua evoluzione. Daniel Andler1 la definisce un vero e proprio enigma, poiché mira a replicare l'intelligenza umana, la cui natura è altrettanto enigmatica e inafferrabile. A differenza dell'IA, però, l’intelligenza umana non può essere pienamente descritta né catturata attraverso parametri misurabili o definizioni esaustive. Essa va concepita come una norma che qualifica il rapporto tra un individuo e il proprio mondo. Questo implica che l'intelligenza non vada considerata semplicemente come un insieme di facoltà cognitive, ma una modalità con cui il soggetto si confronta con la realtà, interpretandola e agendo su di essa. |
Marco Focchi riceve in
viale Gran Sasso 28, 20131 Milano tel. 022665651. Possibilità di colloqui in inglese, francese, spagnolo. Archivi
Maggio 2025
Categorie
|